15/05/2024pioggia

16/05/2024temporale forte

17/05/2024parz nuvoloso

15 maggio 2024

Nord-Est

Viaggio nell'apocalisse del Vajont 60 anni dopo

Il 9 ottobre su Focus lo speciale di Luigi Bignami

|

|

Viaggio nell'apocalisse del Vajont 60 anni dopo

BELLUNO - "Un rumore che non usciva dalle orecchie, ma dalla terra, che entrava in corpo fino a farti scoppiare la testa". Così uno dei sopravvissuti, Giuseppe Vazza, racconta cosa ha provato quel 9 ottobre 1963, quando alle ore 22:39, una frana gigantesca (oltre 270 milioni di metri cubi di roccia) si stacca dal monte Toc e precipita nel sottostante invaso del Vajont: si sollevano tre enormi onde, di cui una, precipitando verso Longarone, devasta ogni cosa e provoca 1.910 vittime.

A 60 anni del disastro, lo speciale 'Vajont, 9 Ottobre 1963 - la Montagna, la Diga, gli Uomini' che Focus (la rete tematica Mediaset dedicata alla divulgazione) propone lunedì 9 ottobre, in prima serata, indaga sulla tragedia esplorandone i fatti, le cause, l'impatto, gli errori, il dolore, lo scandalo, le ferite nel territorio e nei superstiti, la diga ieri e oggi, l'impegno della scienza applicata perché tali tragedia non possano ripetersi. Il programma, a cura del divulgatore scientifico Luigi Bignami, con la regia di Gianluca Gulluni e Manuele Mandolesi, cerca sul territorio le cause del disastro: e, per la prima volta, mostra in tv l'interno della diga e delle gallerie di servizio che servivano alla manutenzione e al controllo dell'invaso. Nello speciale, tracciato con foto dell'epoca, immagini d'archivio e riprese delle stesse zone oggi, propone le voci di alcuni testimoni diretti della tragedia; un ricordo dell'accaduto di Mauro Corona, gli interventi di ingegneri e geologi (Piero Gianolla, Università di Ferrara; Giovanni Crosta, Università Milano Bicocca; Emiliano Oddone, Dolomiti Project), e visite, fra i luoghi, al Cimitero Monumentale delle Vittime del Vajont, dove riposano 1.464 vittime (le salme mancanti non sono mai state rinvenute).

La storia "della catastrofe del Vajont iniziata circa 23 anni prima, termina con quattro minuti di apocalisse", spiega Bignami. Tra le mete di Bignami anche il Museo Longarone Vajont Attimi di storia: "Siamo qui per fare rumore - spiega la coordinatrice Sonia Bortoluzzi - per non cadere nell'oblio".


Iscriviti alla Newsletter di OggiTreviso. E' Gratis

Ogni mattina le notizie dalla tua città, dalla regione, dall'Italia e dal mondo


 

 



Dello stesso argomento

vedi tutti i blog

Grazie per averci inviato la tua notizia

×