TREVISO - Su 17 mila aziende agricole attive in provincia di Treviso esistono 30 mila macchine agricole funzionanti, concentrazione fra le più alte a livello mondiale, di cui almeno 10 mila fuori norma. Fuori norma anche perché in larga misura costruiti prima dell'entrata in vigore di una legge del 1974.

Il tema dell'incidentalità professionale in agricoltura è stato al centro, oggi, della sottoscrizione di un'intesa fra Provincia di Treviso, l'Istituto per l'assicurazione contri gli infortuni sul lavoro (Inail), l'Ente bilaterale per l'agricoltura trevigiana (Ebat) e le aziende sanitarie provinciali che prevede la disponibilità ad effettuare una serie di verifiche gratuite sulle condizioni di sicurezza all'interno di aziende che lo richiedessero.

Benché il numero di infortuni denunciati all'Inail in ambiente agricolo sia progressivamente in flessione, passando dagli oltre 1000 del 2006 agli 849 del 2011, i decessi rilevati continuano a rimanere su livelli importanti, con quattro vittime lo scorso anno e già una in questa prima parte del 2012. Degli infortunati, circa il 40% appartiene alla fascia d'età 50-64 anni ed il 13% a quella superiore. Il tempo medio di interruzione del lavoro dopo un infortunio è, in agricoltura, di 51 giorni contro tempi di guarigione pari a circa 30 giorni nell'artigianato e nell'industria

Oltre agli incidenti correlati all'uso scorretto delle macchine operatrici, esiste una casistica rilevante in zootecnia e silvicoltura così come fenomeni di ricaduta sulla salute di lavoratore e familiari connessi all'uso di prodotti chimici, dei quali, è stato spiegato, il Veneto è uno fra i massimi consumatori nazionali.