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07 maggio 2024

Conegliano

Vendesi Villa Gera

La famiglia Sinopoli cede lo storico edificio: “Speriamo sia valorizzato”

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Vendesi Villa Gera

CONEGLIANO - Villa Gera, la regina della collina di Conegliano, è in vendita. Si tratta di un simbolo della città, punto di riferimento che si erge appena sotto il castello. La villa ha una storia lunga e travagliata, che rappresenta una finestra nella storia di Conegliano.

E' stato Bartolomeo Gera a volerla, in un periodo difficile per la città, quando l'Impero Austro-Ungarico aveva distrutto la collina e i coneglianesi ne sfruttavano le terre per ottenere un po' di cibo in tempi di miseria. L'intento del nobile e uomo di cultura dalle origini comelicesi era quello di dare una nuova immagine alla città, una spinta per la rinascita di Conegliano. Per questo, dopo aver comprato le terre sufficienti, fece erigere una villa come un Partenone, alla quale lavorarono artisti prestigiosi, tra i quali figurano Iappelli come architetto, De Min che affescò il salone, e Casagrande che si occupò dell'imponente scultura del timpano. Una villa incastonata nella collina, che divenne punto di ritrovo di amici colti e centro di cultura a carattere massonico. La difesa del benessere e delle necessità del popolo dall'invasore erano gli argomenti dei quali si discuteva.

Gli affreschi del De Min, nelle pareti e nella volta del salone, rievocano episodi di battaglie cruente ed invasioni oppressive che, secondo alcune interpretazioni, rimandano proprio all'invasione che Conegliano stava vivendo sulla propria pelle a quei tempi. Dal colonnato che si affaccia sulla città si diceva fosse possibile ammirare "dai Colli Euganei all'Istria." Dominata dalle simmetrie e dalla razionalità che rendono l'edificio armonico, la villa arrivò nel 1910 nelle mani del discendente Bartolomeo e della novella sposa Elena Randi, che la ricevettero proprio come regalo di nozze. Questi sono i nonni degli attuali proprietari della villa, Elena Sinopoli e Nicola.

"Ricordo ancora le fiamme altissime che bruciavano mandando in fumo l'ala della villa adibita a museo e a studio di Bartolomeo Gera, davanti ai miei occhi di bambina. Sono andati perduti dei reperti preziosissimi, una collezione d'avorio, mobili, dipinti dei Macchiaioli", racconta Elena Sinopoli, ricordando l'incendio del 13 settembre 1943, quando i tedeschi in fuga dopo l'occupazione appiccarono il fuoco. Negli anni Sessanta la villa è stata restaurata ed oggi è aperta al pubblico per eventi e manifestazioni culturali. "Ci teniamo che, essendo nata e voluta come centro culturale, perpetui questa sua vocazione e diventi bene storico e patrimonio culturale a disposizione della cittadinanza", continua Elena Sinopoli.

Sono numerosissimi i ricordi che legano la famiglia dei proprietari a questo gioiello, frutto di lungimiranza di chi l'ha costruita e che l'ha resa parte di tutti i coneglianesi che crescendo hanno alzato gli occhi alla collina e trovato un riferimento da ammirare. Allo stesso tempo, la famiglia riconosce quanto essa rappresenti un onere notevole. Per questo la villa è in vendita e la famiglia è speranzosa che anche in futuro questo patrimonio possa essere valorizzato ed apprezzato per quello che è stato ed è per la città.

Sara Saccon

 



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