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25 aprile 2024

Conegliano

Vagoni "vietati" ai friulani sui treni dal Veneto

I regionali si dimezzano in corsa: alcune carrozze attive solo da Venezia a Conegliano

| Stefania De Bastiani |

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| Stefania De Bastiani |

Vagoni

CONEGLIANO/SACILE - "Tutti in piedi! Siamo a Sacile". Da qualche giorno, capita di sentire questo sui vagoni di Trenitalia. I treni regionali che partono da Venezia e arrivano a Trieste, sia che percorrano la tratta via Udine o quella che passa per Portogruaro, dal 21 luglio vengono dimezzati in corsa. Alcune carrozze, tra la fermata di Conegliano e quella di Sacile vengono chiuse, indipendentemente da quanta gente viaggi a bordo di queste e di quanti passeggeri il treno, in quel momento, trasporti.

 

Il caso non è raro: è unico. Succede solo al confine tra Veneto e Friuli venezia Giulia, dove non ci si riesce a mettersi d'accordo sulle spese e sui servizi di trasporto ferroviario. Il problema riguarda i finanziamenti: il Fvg, a differenza del Veneto, non vuole treni regionali composti da più di sei carrozze. E dato che, da regione autonoma che è, può fare quello che vuole, il Fvg ha impedito ai passeggeri di utilizzare, all'interno dei confini regionali, le carrozze "extra".

Le carrozze "extra"  regolarmente funzionanti da Venezia a Conegliano, diventano off-limits per i friulani

Queste, regolarmente funzionanti da Venezia a Conegliano, diventano off-limits per i friulani che salgono a bordo da Sacile in poi. Lo stesso, succede nell'opposta direzione.

 

A spiegare la situazione dei treni che svolgono il servizio ferroviario "condiviso" tra Friuli e Veneto è l'assessore alla mobilità del Fvg, Mariagrazia Santoro. "Non stiamo togliendo servizi ai nostri cittadini. - esordisce la Santoro - Semplicemente la Regione non è tenuta a pagare servizi, ovvero carrozze, in più che servono al Veneto e non sono previste nel contratto pattuito con Trenitalia". "Abbiamo la nostra autonomia - prosegue Santoro - e non dipendiamo dalle esigenze del Veneto, pertanto non intendiamo pagare una o due carrozze utilizzate da altri, che ci costerebbero due milioni di euro in più, per farle circolare semivuote nel nostro territorio regionale. Stiamo garantendo la composizione a sei carrozze che ci spetta e vogliamo evitare di pesare sulle risorse pubbliche togliendo dalle tasche dei cittadini denaro per servizi che noi non abbiamo richiesto, ma che derivano da esigenze del Veneto". "Invito pertanto chi utilizza i treni condivisi a verificare che siano garantite le sei carrozze - sottolinea - e che sui treni vi sia un'adeguata informazione per i viaggiatori come abbiamo richiesto a Trenitalia".

 

Dal 2009 il Friuli venezia giulia spende per il servizio di trasporto pubblico locale su ferro dai 36 milioni di euro del 2009 agli oltre 39 del 2014. Ora, ha intenzione di risparmiare: i treni regionali - secondo l'assessore - possono benissimo essere più piccoli. Non la pensano così i pendolari. In particolar modo gli studenti universitari che, specialmente la domenica e il lunedì, partono dal Veneto diretti a Udine, a Gorizia, a Trieste, stipati in carrozze affollatissime. Carrozze che, dal prossimo autunno, saranno di certo più affollate. Almeno da Sacile in giù.

Non la penseranno così nemmeno i turisti stranieri che, nella tratta tra due della più belle città d'Italia verranno fatti alzare. E, costretti a stare in piedi per circa due ore, guarderanno la vicina carrozza dove fino a poco prima stavano comodissimi. La vedranno vuota, e si chiederanno: "Perché?"

 


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