UNICREDIT DENUNCIA UNA CONCORRENZA SLEALE
Dalla sede centrale di Bologna si punta il dito contro le banche locali che inciterebbero i correntisti a togliere i soldi da Unicredit paventando l’imminente fallimento
Treviso – La crisi finanziaria imperversa a livello globale e anche Unicredit ne risente in borsa. Ma a dare una spintarella verso il baratro al gruppo bancario non sarebbero solo le condizioni di mercato.
Secondo il colosso bancario italiano molte banche trevigiane starebbero convincendo i risparmiatori a trasferire il loro conto corrente paventando un imminente fallimento della banca di Alessandro Profumo. Si tratta di «Uua concorrenza sleale ignobile», accusa l’istituto di credito che ha sede a Bologna.
Se da una parte i risparmiatori si stanno chiedendo che cosa potrebbe succedere ai loro risparmi, dall’altra la dirigenza di Unicredit, preoccupata per il crollo del titolo in Borsa, sta cercando di far capire che i soldi dei clienti non sono a rischio.
A Treviso a quanto pare questa paura viene alimentata dai dipendenti delle altre banche. Unicredit denuncia, infatti, che le banche concorrenti alimentano voci di un imminente loro crollo. Questa sorta di concorrenza sleale verrebbe praticata solo dalle banche locali.
Fino ad ora però non vi sono denunce formali, mancando per ora le prove di queste presunte scorrettezze segnalate da Unicredit. I clienti trevigiani della rete retail con un proprio conto corrente attivo sono oltre 120 mila. La sede centrale di Bologna spiega che per ora non vi sono stati casi di clienti che chiudono i loro conti, tuttavia sono in molti a recarsi presso gli sportelli per ottenere informazioni e soprattutto rassicurazioni.