CONEGLIANO - I “droga party” di qualche gruppo di sbandati, quasi un’abitudine tra gli anfratti nascosti dei sentieri che portano al castello, sono arrivati in pieno centro storico, nel salotto buono della città. Un ex componente dei “Volontari del Bello” (associazione di volontari che il sabato mattina si ritrova per ripulire le aree più critiche di Conegliano), oggi uscito dalla compagine, a luglio ha rinvenuto una siringa persino a pochi passi da Porta Leone, alla fine di via XX settembre.

Per la città, un problema in più: si pensava che criticità di questo genere si concentrassero sulla collina e sui sentieri del castello, dove sono all’ordine del giorno gli atti vandalici e i ritrovamenti di questo genere. A rinfocolare la polemica, tra l’altro, c’è stato il comportamento del cittadino “ecologista”, Richard Van Der Hoeven, che una volta raccolta la siringa, ha pensato di attaccarla con il nastro adesivo a una fontana pubblica del centro, e di farsi un selfie con il pericoloso reperto. È rimasta lì una settimana. «Avevo avvisato in municipio perché qualcuno andasse a portarla via, ma nessuno si è mosso – spiega Richard – è grave che in centro avvengano certe cose».

L’assessore all’Ambiente Claudio Toppan ringrazia i volontari che come Richard impiegano il proprio tempo per rendere più bella la città, ma non accetta la provocazione: «Non si compie il proprio dovere di cittadini con un’azione del genere. Anch’io ho trovato salviette e siringhe vicino a casa mia, ma non le ho appese all’entrata del cimitero di Collalbrigo. Questo per dire che, in casi del genere, l’unica cosa da fare è avvisare gli enti preposti o rimuovere i rifiuti, anziché fotografarli e basta».

A.D.P.