Ubriaco ruba vaporetto, inseguito in laguna
Polizia e altri vaporetti all'inseguimento
VENEZIA - 'Caccia' al vaporetto in fuga nella laguna di Venezia ieri notte, dove la 'bravata' di un giovane kosovaro, ubriaco, ha rischiato di finire in tragedia. L'uomo, 24 anni, in preda ai fumi dell'alcol, si è introdotto negli spazi acquei dell'Arsenale dove l'Actv ormeggia di notte i vaporetti che devono essere ripuliti, ha mollato gli ormeggi, mandandone alla deriva ben tre, ed è salito in plancia di quello della linea '83', puntando dritto verso il Lido. Nella sala operativa dell'azienda pubblica di trasporto è bastato poco a capire che stava succedendo qualcosa di incredibile, e così l'allarme è arrivato in pochi minuti alla Questura di Venezia.
Dopo un lungo inseguimento in laguna, tra speronamenti e rive danneggiate dal maldestro 'comandante', il battello in fuga è stato abbordato dagli agenti della polizia e il suo pilota ammanettato. Imer Tosca, questo il nome del giovane, trovato in evidente stato di ebbrezza alcolica, non ha trovato di meglio che giustificarsi con il fatto che doveva raggiungere l'isola del Lido e che a quell'ora (le 3 del mattino) non c'era neppure una linea di trasporto. E' stato arrestato per rapina impropria, e portato alla casa circondariale di Santa Maria Maggiore. Il vaporetto 'rubato' è rimasto seriamente danneggiato, per i colpi assestati alla rive e per gli speronamenti alle barche che lo inseguivano.
Prima della polizia, infatti, alle calcagna del 'pirata' si erano posti due vaporetti dell'Actv. Uno di questi, con a bordo quattro marinai, era riuscito anche ad affiancare l''83' in piena navigazione, ma il kosovaro al timone ha speronato la barca dell'azienda pubblica, costretta poi a fermarsi all' imbocco delle canalette di San Nicolò per la presenza di secche. Lo scafo condotto dai poliziotti, di ridotto pescaggio, ha invece proseguito la corsa e all'altezza del molo di San Nicolò del Lido, evitando altri tentativi di speronamento, è riuscito ad affiancare il mezzo fuggitivo e a salire a bordo, bloccando l'uomo.
Un'impresa, quella del kosovaro 24enne, neppure tanto eccezionale. In passato c'erano stati a Venezia altri furti di vaporetti: nel '94, emulo forse delle gesta di Erik il Vichingo, era stato un giovane norvegese a fuggire nei canali con un battello pubblico dell'Actv, anche in quel caso con numerosi danni. Nel 2004 era stato invece un 'pirata' bielorusso, a sua volta ubriaco, a seminare il panico al timone di un vaporetto nelle acque intorno a Marghera.