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13 dicembre 2024

Treviso

A Treviso sempre più matrimoni misti

Un'unione su 5 coinvolge stranieri

| Stefania De Bastiani |

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| Stefania De Bastiani |

A Treviso sempre più matrimoni misti

"Indovina chi viene a cena": quando il matrimonio misto era uno scandalo

TREVISO - Un matrimonio su 5 nella Marca riguarda gli stranieri. Il dato, riferito al 31 dicembre 2013, è quello su un campione della popolazione provinciale, con riferimento ai 4 Comuni di Castelfranco Veneto, Conegliano, Montebelluna e Treviso (nel complesso circa 180.000 residenti). Nel 2013, dei 447 matrimoni registrati, 376, il 79,3 % sono stati tra italiani. La restante parte è così suddivisa: 59 in cui uno dei due coniugi è italiano e l’altro straniero (12,44 %), 39 in cui entrambi sono stranieri (8,21%).

 

Questo dato diventa ancor più rilevante rispetto alla disgregazione familiare. “Nei fenomeni di disgregazione, quali separazione e divorzio, la percentuale può salire anche a 1 su 4 sia perchè la tenuta delle coppie miste è inferiore a quella delle coppie di cittadini italiani. Inoltre perché l’Italia è un paese di immigrazioni: qui arrivano e si ricongiungono molte famiglie che si sono costituite all’estero, ma che abitando qui hanno interesse a chiedere la separazione in Italia. Ci sono inoltre coppie di Italiani che prima o dopo il matrimonio hanno trasferito la loro residenza all’estero e che magari chiedono di separarsi in Italia. – spiega l’ avv. Francesca Collet, responsabile sezionale dell’AIAF.

 

Una situazione analizzata anche con casi particolari e posta al centro del convegno che l’AIAF Treviso tiene mercoledì 18 giugno a Treviso (dalle ore 15.00 alle ore 19.00 via Turazza 11 – Sala congressi “Armida Barelli” - Fondazione Ispirazione) dal titolo “la crisi familiare nel diritto internazionale privato: giurisdizione e legge applicabile per le obbligazioni alimentari e per la responsabilità genitoriale”. Interverranno la prof. Maria Caterina Baruffi - professoressa in diritto internazionale presso l’Università di Verona e l’avv. Giuliana Castelletti - avvocato in Verona.

 

“In tutti i casi di matrimonio in Italia il Giudice italiano è competente ma non è l’unico al quale ci si può rivolgere. Ed è da qui che nascono i problemi, soprattutto nel caso in cui ci siano dei figli. – spiega l’ avvocato Gaudenzia Brunello, Vice presidente AIAF Veneto – La scelta di legislazioni diverse pesa molto anche sull’entità del contributo richiesto all’uno all’altro coniuge per figli e assegni e sulla garanzia assicurata alla rapporto tra i ragazzi e i loro genitori. E infine ci sono Paesi anche europei che rendono piuttosto difficile il recupero dei minori che anche illegittimamente siano stati lì condotti da uno dei due genitori”.

 

Questa corsa al Tribunale più vantaggioso ha dato vita anche nella Marca a fenomeni quali “forum shopping” o “forum running”. Ma anche a casi in cui la coppia si sia trasferita per 6 mesi in Inghilterra per rivolgersi al Tribunale inglese ed avere subito il divorzio. “Rivolgersi al Tribunale di un altro Paese può comportare vantaggi o svantaggi. Forum shopping è quello scelto nella speranza di ottenere i vantaggi maggiori. Poiché in caso di disgregazione familiare le valutazioni dei due coniugi sul forum shopping conducono ovviamente a risultati opposti, perché il vantaggio dell’uno è lo svantaggio dell’altro è chi riesce ad introdurre la causa per primo che di fatto sceglie in Giudice: Per questo di si parla anche di forum running. – conclude l’ avvocato Gaudenzia Brunello, Vice presidente AIAF Veneto – Ci sono poi situazioni in cui la scelta di un Tribunale straniero è valutata come conveniente da entrambi, soprattutto per quelle situazioni in cui rivolgersi al Giudice straniero consente di beneficiare di una legislazione che prevede il divorzio diretto”.

 


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