Traforo, i residenti temono ora allagamenti
L'acqua di vecchi canali convogliata in bacini
| Claudia Borsoi |
VITTORIO VENETO - Il comitato "No traforo Anas, sì alternative" non molla: "Vigiliamo sempre" afferma Fausta Franceschin, nuova coordinatrice del gruppo al posto di Alessandro Mognol. Ed è di queste ore la denuncia del nuovo disagio con cui i residenti di Rindola si trovano a convivere: dai bacini creati per raccogliere l'acqua di alcune canalette di scolo si alzano odori insopportabili.
Tutta una serie di condutture sotterranee, non mappate ma ben note da chi abita in quella zona, fanno scendere l'acqua a valle, acque piovane e di scarichi che ora sono state raccolte in vasche a cielo aperto. Canalette che attraversano tutto il tracciato del traforo in zona Rindola.
"La scorsa settimana sono state prima chiuse, poi sono stati realizzati dei bacini di raccolta dell'acqua capendo che doveva esser fatta defluire" racconta chi abita nei pressi del cantiere. E sabato con il maltempo tutta l'area si è allagata: l'acqua è tracimata dalle vasche, finendo a valle. "Attorno a casa avevo 20 centimetri d'acqua" spiega Franceschin e come lei altri temono un possibile allagamento. "Non sappiamo poi cosa contenga questa acqua" aggiunge. Per questo si sono rivolti all'Ulss 7 segnalando quanto è avvenuto e gli odori che si respirano nell'aria. Lo sa bene Cosetta Piccin la cui casa a Rindola dà sul cantiere: "Non vorrei trovarmi l'acqua in casa con il prossimo temporale".