Traforo, nuovo esposto in procura
«Si profila un danno erariale alla luce dei lavori in corso»
| Claudia Borsoi |
VITTORIO VENETO – Occhi puntati sui lavori realizzati da Anas e dalle ditte in questi mesi nel cantiere del traforo di Santa Augustaa La Sega e Rindola. Lavori che, in attesa della sentenza del Tar e ora alla luce di quando deliberato dai giudici dieci giorni fa, per il comitato “No traforo Anas, sì alternative” non si sarebbero dovuti svolgere e non dovrebbero proseguire. «Chiediamo – spiega il comitato – che anche alla luce della sentenza del Tar vengano fatti degli accertamenti sui lavori: a nostro avviso si profila un danno erariale».
L’esposto è stata depositato stamane dal comitato, ora presieduto da Fausta Franceschin dopo le dimissioni di Alessandro Mognol, alla procura della corte dei conti di Venezia. Nei prossimi mesi si attende il riscontro. «Ci è stato detto che sarà subito letto e poi verrà decisa la priorità del nostro esposto» spiega il comitato deciso a tenere alta l’attenzione sulla vicenda.