Tfr in busta paga, Lorenzon (Cisl): "Errore per il futuro dei giovani"
Il segretario generale della Cisl Treviso-Belluno: "Non basta dare i soldi per rilanciare i consumi, bisogna dare lavoro"
| Isabella Loschi |
TREVISO -“L’idea di dare liquidità ai lavoratori per rilanciare i consumi può avere una sua logica, perché l’esigenza di rilanciare i consumi è un bisogno reale. Pensare però di “mangiare oggi quello che ci servirà domani” potrebbe essere un grave errore, perché non basta dare i soldi per rilanciare i consumi. Bisogna dare lavoro. E il lavoro si crea se ci sono investimenti, buone infrastrutture, tanta formazione, poca burocrazia, una giustizia che funziona”.
Queste le parole di Franco Lorenzon, segretario generale della Cisl Treviso Belluno, sull'ipotesi del Governo di trasferire il Trattamento di fine rapporto in busta paga. “Da tempo il Tfr è stato destinato a previdenza complementare, cioè ad alimentare quegli accantonamenti che servono per le pensioni dei giovani. “Pensare – anche temporaneamente – di venir meno a questo progetto strategico la dice lunga sull’assenza di una “vision” di lungo respiro, per collocare l’attenzione solo sul presente".
"Se pensiamo a quanto sono insoddisfatti oggi i pensionati per le loro pensioni, possiamo immaginare quanto lo saranno i giovani domani – conclude Lorenzon - .Renzi dice di avere a cuore i problemi dei giovani, ma così va esattamente nella direzione opposta”.