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14 maggio 2024

Treviso

I tesori di Santa Caterina svelati al pubblico, il Comune apre i depositi del museo

Ieri l’apertura straordinaria del deposito del Museo di Santa Caterina, da giovedì le visite gratuite

| Isabella Loschi |

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| Isabella Loschi |

I tesori di Santa Caterina svelati al pubblico, il Comune apre i depositi del museo

TREVISO - Per la prima volta, ieri è stato aperto il deposito del Museo di Santa Caterina, contenente quadri antichi e opere non esposte tra cui il ciclo di vedute di Treviso di Medoro Coghetto, che suggerisce interessanti confronti con la realtà odierna della città.

Ed ora il patrimonio artistico segreto sarà aperto anche ai cittadini attraverso una serie di visite guidate gratuite, tenute da ciceroni d’eccezione: il sindaco Mario Conte e l’assessore ai Beni Culturali e Turismo Lavinia Colonna Preti, con la narrazione del personale dei Musei Civici e della Biblioteca Comunale.

Lo scopo dell’iniziativa, fortemente voluta dall’assessore Colonna Preti, è quello di “rendere partecipi i cittadini dell’incredibile patrimonio artistico della città con un taglio curioso e inedito: ogni visita, infatti, oltre a far conoscere storie e oggetti mai svelati prima del patrimonio culturale comunale, incuriosirà con uno storytelling accattivante e aneddoti poco conosciuti o del tutto ignoti”.
 

Il ciclo, inizialmente di cinque incontri, prenderà il via dal deposito dei quadri antichi a Santa Caterina, aperto per la prima volta al pubblico giovedì 27 alle 18.30. Vi sono conservate opere al momento non esposte, tra cui il ciclo di vedute di Treviso di Medoro Coghetto, che suggerisce interessanti confronti con la realtà odierna della città. La visita proseguirà ai palazzi comunali di Ca’ Sugana e Palazzo Rinaldi (giovedì 4 ottobre alle 18.30), dove si potranno vivere gli spazi degli uffici “di governo”, nonché le magnifiche sale di rappresentanza. Qui, le opere dei Musei Civici, grazie ad un recente riallestimento, si mescolano ad altri capolavori contemporanei, frutto della collaborazione con il Cantiere Gallery, galleria d’arte di Villorba, che ha arricchito le stanze del Sindaco e della giunta con importanti contributi di artisti trevigiani, tra i quali spiccano i nomi di Paolo Socal, Claudio Rottin, Luca Zuliani, Patrizia Simionato, Andrea Meneghetti e Stefano Bernardi. Sarà quindi la volta delle Sale Storiche della Biblioteca dove, in un’atmosfera degna della scuola di Hogwarts, si potranno vedere libri, incunaboli, foto e mappe antiche, fra i quali un prezioso e pressoché sconosciuto esemplare montato di un Globo celeste del 1613.

Il ciclo proseguirà con la Chiesa di San Teonisto (doemncia 4 novembre) recentemente riportata all’antico splendore da Luciano Benetton per Fondazione Benetton Studi e Ricerche e protagonista di una storia davvero unica di opere “restituite” al luogo cui erano in origine destinate. Per finire con l’Archivio di Stato, ospitato nella sede di quello che fu il convento annesso alla chiesa di Santa Margherita, che conserva i più antichi fondi archivistici esistenti in città, tra i quali - per citarne solamente alcuni - l'archivio civico antico, gli atti dei notai a partire dal XIII secolo, gli archivi degli antichi monasteri soppressi, in particolar modo durante l'epoca napoleonica.  

“Questo è un primo passo per far appassionare tutti i cittadini alla storia trevigiana” le parole del sindaco Mario Conte. “In questo modo riusciremo a trasmettere amore e rispetto per il nostro patrimonio artistico alle generazioni future. Il prossimo passo sarà coinvolgere anche le scuole”.  

Ma l’iniziativa vuole essere anche un esperimento di turismo esperienziale: “Stiamo pensando di costruire un percorso alla Treviso medievale Segreta, che sognerei comprendesse anche la Sala del Capitolo e il Monte di Pietà, collegando le varie attrazioni tramite una suggestiva narrazione che possa diventare attrazione turistica per chi arriva in centro città e cerca intrattenimento a misura di grandi e piccini.

Treviso dovrebbe essere considerata come un museo a cielo aperto: l’accesso al tour segreto potrebbe giustificare una piccola spesa extra rispetto al costo per la visita del Musei Civici; altro progetto è il ticket unico che colleghi le maggiori attrazioni della città, presto ci siederemo al tavolo con i vari attori culturali coinvolti per capire come procedere” ha dichiarato l’assessore Colonna Preti.

Le visite sono gratuite e prenotabili qui sino ad esaurimento dei 20 posti disponibili, ma tutti potranno liberamente seguirle in diretta live sulla pagina Facebook del Comune di Treviso.  

 


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Isabella Loschi

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