Stazioni uniche appaltanti, Rubinato: “Regole meno rigide per garantire autonomia ai Comuni”
Accolto dal Governo l’ordine del giorno della deputata del Pd
| Isabella Loschi |
TREVISO - Il Governo accoglie l'ordine del giorno con cui l'onorevole Simonetta Rubinato, chiede di rendere più ragionevole e fattibile l'applicazione della norma che ha introdotto l'obbligo per tutti i Comuni di avvalersi delle “stazioni uniche appaltanti” per l'acquisto di beni e servizi.
La deputata trevigiana del Pd, preoccupata del rischio paralisi che potrebbe dal primo luglio, data di entrata in vigore della norma, colpire gli uffici comunali impedendo ad essi di garantire i servizi ai cittadini, ha presentato un ordine del giorno al decreto Irpef, che è stato sottoscritto anche dai deputati Mauro Guerra e Sara Moretto. Tre le misure accolte dal Governo: la possibilità di utilizzare lo strumento meno costoso e più snello della convenzione tra enti; il mantenimento dell'autonomia mediante affido diretto purché per importi inferiori ai 40 mila euro e la disponibilità di prevedere una tempistica attuativa che consenta ai comuni di adeguarsi alla normative senza pregiudicare l'erogazione dei servizi.
"La norma per come oggi è formulata - spiega la parlamentare - rischia di paralizzare i comuni per quanto riguarda le acquisizioni in economia di lavori, di solito fatte con procedura negoziata o in affido diretto sotto la soglia dei 40 mila euro, come ad esempio il ripristino di un breve tratto stradale, la riparazione di una condotta, l'acquisto di materiale per le manutenzioni. Essa viola l'autonomia organizzativa e finanziaria degli enti, penalizza le piccole imprese affidatarie, senza peraltro dare la certezza di ridurre la corruzione".