Sigilli a salone da parrucchiere cinese, Zaia: «Tutelare legalità»
I Nas hanno scoperto che il gestore non aveva i titoli
| Matteo Ceron |
CASTELFRANCO - “Non si può far passare queste situazioni come cose di poco conto, perché è una questione di tutela della salute della clientela oltre che di lotta all’illegalità”. Il presidente del Veneto Luca Zaia esprime così il suo plauso per l’operazione dei Carabinieri del Nas che ha portato al sequestro di un salone da parrucchiere a Castelfranco gestito da un cinese che non aveva titoli per farlo come non erano in possesso dei titoli professionali richiesti i dieci collaboratori, sempre cinesi.
“E’ un fenomeno truffaldino emergente – aggiunge Zaia – ma va affrontato con determinazione perché è anche pericoloso per la salute, in quanto non si sa che prodotti siano usati sulle teste dei clienti. Auspico quindi controlli a tappeto. Nessuno di questi negozi deve essere tralasciato perché tutto ciò è vergognoso e intollerabile e crea, inoltre, distorsioni nella concorrenza penalizzando le aziende che lavorano nel rispetto della legalità”.
“La mancanza di rispetto delle regole – conclude Zaia - va contrastata fermamente. Per questo il mio grazie va a tutte le forze impegnate in queste operazioni e che ogni giorno lavorano per la sicurezza e la salute dei clienti ma anche degli stessi lavoratori stranieri, spesso sfruttati in maniera indegna come succede nei laboratori clandestini che vengono scoperti quasi ogni giorno. Ma la chiusura di queste attività illecite è spesso poco efficace perché chi le gestisce le riapre subito dopo da un’altra parte. Perché allora non ricorrere a misure drastiche come l’espulsione dei recidivi?”.