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15 dicembre 2024

Treviso

SERRANDE ABBASSATE, NON SI PREGA

Gli islamici di "Seconda generazione" accolgono l'invito di Prefetto e Questore e chiudono il centro di preghiera

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SERRANDE ABBASSATE, NON SI PREGA

Treviso – Alla fine hanno dovuto cedere e rinunciare al centro di preghiera islamico in via Puglie, a san Liberale. Ieri Amhed Fourdaous, padre della presidentessa di «Seconda Generazione», Meryem, ha rinunciato a tenere aperto quell’ex negozio che sarebbe dovuto diventare la sede dell’associazione.

La decisione è maturata a seguito dell’incontro pomeridiano in Questura. Al Meryem e Amhed, sebbene abbiano deciso di cedere alle richieste delle autorità, si dicono amareggiati e delusi da Treviso e dall’Italia.

Per cercare di controllare il clima di tensione in città, ieri in mattinata c’è stata inoltre una riunione straordinaria del comitato d’ordine e sicurezza. Al termine del vertice il prefetto Vittorio Capocelli ha promesso che “la sicurezza sarà assicurata in tutti i modi, qualunque pretesto o occasione ci vedrà schierati a difesa di ordine e legalità".

Sotto controllo da parte del prefetto anche la situazione di Villorba. Anche lì, infatti, sebbene in un clima più sereno, gli islamici vogliono pregare, mentre la politica chiede sgomberi.

Da parte del procuratore Antonio Fojadelli c’è un invito alla calma per evitare una pericolosa escalation. E il pensiero corre all’aggressione subita dal consigliere leghista Fanton e alle scritte anti moschea apparse sulla serranda della moschea posticcia.

Tornando al vertice in Questura, alla famiglia Foudaous il Questore indirettamente manda a dire di valutare se valga la pena di continuare con il braccio di ferro, oppure se la strada più sensata sia quella di ragionare e comunque inviata i musulmani a non accettare provocazioni di nessun genere e a non esitare a chiamare il 113 se la situazione si dovesse complicare.

Intanto davanti alla moschea chiusa il mediatore Kounty spiega che per ora è stato deciso di non pregare, ma domani, sabato e domenica sono giorni importanti per il Ramadan e verrà deciso cosa fare per potersi assicurare la preghiera.

In foto: le scritte contro la moschea nel centro culturale di via Puglie (Foto Jurgen Panajotti)

 

 


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