Sequestrati beni per 19 milioni nella villa palladiana della famiglia Zonin
Si tratta di quadri antichi, tappeti, mobili e oggetti preziosi su cui sono stati apposti i sigilli dagli ufficiali giudiziari
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CASTELFRANCO/MONTEBELLUNA - Beni per oltre 19 milioni di euro sono stati sequestrati a titolo conservativo oggi su ordine del Tribunale di Vicenza nella villa palladiana di proprietà della famiglia Zonin. Si tratta di quadri antichi, tappeti, mobili e oggetti preziosi su cui sono stati apposti i sigilli dagli ufficiali giudiziari, accompagnati da due legali che rappresentano circa 300 ex soci e risparmiatori della Banca Popolare di Vicenza di cui era presidente Gianni Zonin.
I quattro si sono presentati a Montebello, nella villa di proprietà della famiglia Zonin. Ad aprire la porta ai due ufficiali giudiziari e agli avvocati Renato Bertelle e Michele Vettore il proprietario della residenza, Michele Zonin, figlio dell'ex presidente della Popolare di Vicenza al quale il padre ha ceduto l'abitazione e che è stato nominato custode dei beni sigillati. Bertelle è stato autorizzato dal giudice a sequestri per 15,5 milioni di euro, Vettore per 3,8 milioni.
"Oggi si è passati ai beni mobili - ha spiegato Bertelle - andando a mettere i sigilli a quanto contenuto nella villa di famiglia che si ritiene appartenga ancora di fatto all'ex presidente della Popolare". Le operazioni sono solo all'inizio e proseguiranno anche domani.
"La villa è molto grande - ha continuato - e gli oggetti che stiamo trovando sono sicuramente di grande pregio, direi importanti". Bertelle racconta la reazione del figlio di Zonin: "è stata di sorpresa, almeno all'inizio, poi di grande dignità".