San Zenone rivive l’epoca degli Ezzelino
Un week end di eventi che rievocano il periodo medievale
| Matteo Ceron |
SAN ZENONE DEGLI EZZELINI - Un salto ideale nel passato: è quanto viene proposto per i prossimi venerdì 4, sabato 5 e domenica 6 luglio a Sopracastello di San Zenone degli Ezzelini che ospiterà la biennale manifestazione storica dedicata alla Famiglia degli Ezzelino da Romano che tanto ha influenzato le vicende storiche del periodo medievale.
“Nella terra di Ezzelino - Giornate medievali”, questo il titolo della manifestazione promossa e diretta artisticamente dall’associazione Academia Sodalitas Ecelinorum di San Zenone degli Ezzelini ed organizzata assieme al Comune di San Zenone, e con il patrocinio della Regione del Veneto, della Provincia di Treviso, di Reteeventi e del Consorzio europeo rievocazioni storiche.
A fare da cornice unica all’evento, la suggestiva area sottostante la Torre degli Ezzelini che coinvolgerà la Villa e barchessa Rubelli ed il parco di Villa Armeni a Sopracastello, grazie alla chiusura al traffico della strada provinciale 129. Per l’evento sono attese oltre 400 comparse, con gruppi rievocativi provenienti da tutto il Nord Italia (Pavia, Ferrara, Este, Padova, Verona, Noale…).
“Per questa edizione, più che in passato - spiega la presidente dell’Academia Sodaltas Ecelinorum, Antonia Martinello -, ci siamo impegnati per estendere le proposte. Pur conservando l’alto valore storico-culturale dell’evento, la manifestazione si arricchisce di una serie di offerte collaterali interessanti che spaziano da un ricco palinsesto di eventi di intrattenimento per i bambini, al mercato medievale, all’area dedicata agli antichi mestieri in cui c’è possibilità di scoprire le antiche procedure di produzione. Tutto il contesto sarà improntato alla rievocazione cosicché chi entra nell’area della manifestazione sarà condotto in un ideale viaggio attraverso il XIII secolo”.
Edizione 2014
L’edizione di quest’anno, oltre ad avere come filo conduttore le vicende della famiglia dei “Da Romano”, si concentrerà sulla figura di Cunizza, sorella di Alberico e del più famoso Ezzelino III da Romano, soprannominato il Tiranno, detto anche il Condottiero.
Citata anche da Dante nella Divina Commedia, tra gli spiriti amanti del III Cielo di Venere e tra i protagonisti del Canto IX del Paradiso, Cunizza viene ricordata per i suoi costumi libertini e per i suoi numerosi amanti.
Venerdì 4 luglio - la manifestazione aprirà i battenti alle 20.00 con il banchetto medievale “Alla tavola di Alberico” nel cortile esterno di Villa Marini Rubelli. Durante la cena verrà proposto un menu tipico del XIII secolo con intrattenimenti di giullari, spettacoli di danza e duelli di spada. Per partecipare alla cena è richiesta la prenotazione entro il 2 luglio 2014 (al numero 335.1359044 o 320.3088441).
Sabato 5 luglio - la seconda giornata si aprirà alle 17.00 quando sarà inaugurato il Borgo medievale con il cortile del mercato e degli antichi mestieri perduti in cui vengono rappresentanti i lavori di un tempo (la filiera della seta, il macinapietra, il battimoneta, l’impagliatore, il rilegatore di libri…), la Piana degliArmeni dove sono accolti gli accampamenti medievali, il Borgo dei bambini con le letture ad alta voce di storie e leggende, laboratori di tessitura, di scrittura e tiro con l’arco per i più piccoli e la Taverna dove si possono assaggiare pietanze e vino onesto e speziato.
Alle 21.00 è in programma il corteo storico con la presentazione dei gruppi e, a seguire, la rappresentazione storica dal titolo “Il dominio del sole oscuro - il ricordo di colei che vide”, per la regia di Beppe Ruffato; lo spettacolo si focalizzerà sul personaggio di Ezzelino, tra storia e leggenda ed il racconto della figura di Cunizza da Romano attraverso la voce narrante di Dante.
Gli intrattenimenti musicali e dei giullari e le danze proseguiranno fino alle 24.00.
Domenica 6 luglio - il Borgo medievale aprirà alle 9.00 e dalle 9.30 si svolgerà il Terzo torneo di tiro con l’arco storico “La disfida degli Ezzelini” valido per il campionato veneto che vede partecipanti arcieri provenienti da tutta la regione.
Durante la giornata sarà attivo il Borgo dei bambini con letture ad alta voce di storie e leggende, laboratori di tessitura, di scrittura e tiro con l’arco per i più piccoli, falconeria con dimostrazioni di volo e la taverna con cucina con menù medievale.
Nel pomeriggio, alle 15.00 è prevista la premiazione del Torneo del tiro con l’arco e dalle 18.00 scaramucce e duelli a sorpresa.
Momento clou della giornata sarà alle 21.30 la rappresentazione storico “Il dominio del sole oscuro - Il ricordo di colei che vide”, per la regia di Beppe Ruffato; lo spettacolo è incentrata sulla saga dei Da Romano e le loro vicende tra Soncino, Breganze e San Zenone.
La manifestazione si chiuderà a partire dalle 22.00 con il saluto dei gruppi e gli intrattenimenti finali.
Un po’ di storia
Nell’epoca di Ezzelino III (1194-1259) l’Italia era lacerata dalle lotte tra guelfi e ghibellini e solcata dagli eserciti di Federico II, impegnato nella personale ed infinita lotta tra i comuni. Era il tempo in cui minacciosi castelli si stagliavano per la difesa dei confini e quelle terre erano attraversate da masnade e capitani di ventura.
In quegli anni l’imperatore aveva sì nella penisola molti nemici, ma poteva ugualmente contare sul prezioso contributo di alcuni fedeli alleati: uno di questi era il fratello di Alberico Da Romano, Ezzelino III da Romano, potente e discusso signore delle terre che oggi corrispondono all’attuale Veneto.
Ad Ezzelino III toccò la parte che aveva San Zenone come centro direzionale. In questo contesto la stella di Ezzelno brillò nella Marca per circa un ventennio con puntate anche nel triveneto e Lombardia. Proprio nel tentativo di prendere Milano Ezzelino III fu ferito dai crociati del Papa sulle rive del fiume Adda: fatto prigioniero e portato a Soncino (Cremona), cessò d vivere nel 1259, una anno prima della resa del fratello Alberico, che rifugiatosi a San Zenone vi si arrese nell’agosto del 1260.
L'anno successivo il fratello di Ezzelino III, Alberico da Romano, si arrendeva ai nemici capitanati dal podestà di Treviso Marco Badoer. Con Alberico venivano presi la moglie Margherita, sei figli maschi e tre femmine. Dopo la messa al rogo delle donne, i corpi di Alberico e di uno dei figli vennero caricati su un carro e portati come trofeo a Treviso, dove furono bruciati in Piazza del Carrubbio (oggi Piazza dei Signori).
>Cunizza Da Romano
Nata nel 1198, sposa nel 1222 Riccardo di San Bonifacio, signore di Verona, salvo poi doversene separare per l’inasprirsi dei rapporti tra le due famiglie. La famiglia di Cunizza, gli Ezzelini, incarica quindi Sordello da Goito di prendere la donna e riportarla a casa. L’evento sortisce l’effetto di far nascere l’amore tra i due, il trovatore e Cunizza.
Quando l’amore tra i due si esaurisce, Cunizza continua con una serie di amori uno dopo l’altro tra i quali quello con Enrico da Bovio, giudice trevigiano con cui fugge e che viene poi ucciso.
Con il termine della potenza degli Ezzelini, Cunizza lascia la Marca Trevigiana e secondo alcuni documenti sarebbe stata a Firenze tra 1265 e 1279, intenta ad opere pietose. Non è escluso che Dante l’abbia conosciuta in tale occasione, per quanto non ci siano conferme dirette. Morì nel 1279.