Treviso - Con molta probabilità già da martedì mattina torneranno sulle strade i “nonni vigile” che con il loro rassicurante sorriso danno il buon giorno agli studenti, augurandogli il buon pranzo alla fine delle lezioni.

Con l’inizio del nuovo anno scolastico il loro posto era stato momentaneamente assunto dai vigili, in attesa che si perfezionasse l’accordo con l’associazione U.v.e.s.i.t. (Unione volontari per l’educazione stradale per l’infanzia trevigiana). Molte le telefonate giunte al comando dei vigili da parte dei genitori che, preoccupati, chiedevano spiegazioni sulla sparizione dei simpatici “agevolatori dell’attraversamento pedonale” in prossimità delle scuole.

Ca’Sugana, Finanziaria alla mano, si era resa conto di non poter più ingaggiare direttamente i nonni-vigile, a meno che non si costituissero in onlus o cooperativa. La soluzione il Comune l’ha trovata nell’associazione presieduta da Gianni di Chiara, per 35 anni titolare di una scuola giuda cittadina e da 25 fondatore di questo sodalizio che si occupa prevalentemente di educazione stradale ai bambini dell’asilo e delle elementari.

Nulla è cambiato, se non a livello burocratico. Le facce dei nonni vigile saranno sempre le stesse, solo che adesso fanno parte dell’associazione. Felice del loro ritorno, oltre al prosindaco Gentilini e all’assessore alla Polizia Locale, Andrea De Checchi, anche il comandante della Polizia Locale del Comune di Treviso, Federica Franzoso, che considera i nonni dei validi collaboratori, consentendo agli agenti di svolgere altre mansioni, e un prezioso tramite fra la comunità e le istituzioni.

I vigili urbani continueranno a presidiare gli attraversamenti di fronte a tre scuole che si trovano in una posizione piuttosto critica, nei pressi della Feltrina, in viale della Repubblica e in viale Montegrappa.

I nonni in organico sono 24. Presidiano gli attraversamenti pedonali di fronte alle scuole elementari e medie, dalle 7.30 alle 8.30 e dalle 12 alle 13. Fra di loro c’è un’unica donna, nonna Gabriella, 72enne, che da circa dieci anni si dedica con passione a questo "lavoro" (i nonni vigile percepiscono solo una sorta di rimborso spese) che è diventato per lei anche una ragione di vita.

Vivendo sola, l’uscire tutti i giorni di casa è uno stimolo in più, un modo per vincere la solitudine, sentendosi anche utile. Lei e gli altri nonni vigile proprio oggi iniziano un corso di formazione per poter svolgere sempre meglio il proprio ruolo.

^{Il comandante della Polizia Locale del Comune di Treviso, Federica Franzoso}

^{Sopra l' assessore  Andrea De Checchi e il Prosindaco Gentilini}