Raccolta firme per la tutela dell'area dello Storga
L'appello è rivolto al sindaco Giovanni Manildo
| Isabella Loschi |
TREVISO - Una raccolta di firme per chiedere la tutela dell’area dello Storga. Sono già 175 i trevigiani che in questi giorni hanno sottoscritto l’appello sul portale avaaz.org pertizione per la comunità, con cui viene chiesto al sindaco di Treviso Giovanni Manildo l’impegno a preservare il fiume Storga dalle sorgenti alla foce su entrambe le sponde attraverso l’istituzione di un’area tutelata. “La Storga - recita il testo della petizione - è una delle pochissime aree a Treviso ancora abbastanza integre: un habitat splendido ricco di biodiversità vegetale e animale, e in prospettiva una straordinaria opportunità per Treviso di un’oasi verde fruibile dai cittadini con sentieri natura, percorsi ciclopedonali dalle Case Piavone al Sile, percorsi in canoa e luoghi di ristoro, un progetto di respiro europeo”.
“Con l’appello viene sostenuta una delle osservazioni presentate al Pat appunto per la tutela del corso d’acqua della Storga – spiega Luigi Calesso di Impegno Civile, firmatario della petizione - Attualmente, infatti, gode di una certa tutela solo l’area del Parco della Storga di proprietà della Provincia, ma per una integrale salvaguardia del corso d’acqua è necessario aumentare il livello di protezione ed estenderlo a tutto il fiume". La tutela dell’area della Storga potrebbe entrare a pieno titolo tra i contenuti della osservazione del sindaco al Pat sulla cui base si svolgerà la Conferenza dei servizi con la Provincia in cui verranno approvate le modifiche al Piano di Assetto del Territorio volute dall’amministrazione di centrosinistra.
“Questo tipo di intervento – continua Calesso - rappresenta uno strumento per concretizzare quegli obiettivi di tutela e valorizzazione del patrimonio ambientale del territorio della città che sono centrali nell’atto di indirizzo per la revisione del Pat già approvato qualche mese fa dal consiglio comunale e che indica i contenuti per l’osservazione del Sindaco in fase di elaborazione”.