SALGAREDA - Nei giorni scorsi segnalata la presenza, per la prima volta, di prostitute nella zona sud di San Donà. Sei le giovani dell’est che a causa degli eccessivi controlli sul litorale jesolano hanno preferito spostarsi per cercare nuovi clienti.

Ora una nuova segnalazione. Sembra che le giovani si  siano spostate ancora più a nord. Martedì sera attorno alle 18, gli automobilisti increduli se le sono viste comparire lungo la strada tra Salgareda e Noventa di Piave.

Il fenomeno pare stia sfuggendo di mano ai vari amministratori mentre sta proseguendo la raccolta firme per il referendum abrogativo della legge Merlin e la riapertura delle case “chiuse”.

La raccolta sta riscuotendo un buon successo. Ad oggi la quota raggiunta sfiora i centomila aderenti, un risultato che soddisfa il sindaco di Mogliano Giovanni Azzolini che ha avvitato la raccolta nella Marca.

Ma entro il 30 settembre, occorrono 500mila firme. Dopo l’appoggio da parte di tre sindaci donna, di Miane, Sernaglia,  e Meduna, ora anche i sindaci di Spresiano, Resana e Oderzo, hanno dato disponibilità alla raccolta firme.

Il sindaco di Salgareda Vito Messina ha commentato l’episodio: «Si tratta di una segnalazione che ho ricevuto anch’io.

In ogni caso, da quello che mi risulta, il fenomeno è esterno al nostro territorio comunale e avrebbe riguardato l’area confinante di Noventa di Piave.

Si tratta di approfondire meglio la questione e capire se il fenomeno si ripeterà» ha concluso il primo cittadino.