Il Prosecco sfida l'embargo russo. Zanette: "Siamo preoccupati"
Al via il festival che unisce Italia e Russia
CONEGLIANO - Da lunedì 25 a domenica 31 agosto 2014, nei luoghi più suggestivi delle terre del Prosecco, si tiene il Festival musicale internazionale Sulle Vie del Prosecco. Testa, cuore e anima del prestigioso cartellone è il violista di fama mondiale Yuri Bashmet, direttore artistico della manifestazione curata da Alessio Pianca e Dmitrij Grinchenko e, in veste di direttore e di solista, uno dei suoi interpreti più rappresentativi. Con lui I Solisti di Mosca, l’orchestra che ha fondato trent’anni fa e che tuttora dirige, per cinque concerti unici.
Nello spirito di un Festival di altissimo livello, ma legato al territorio, va segnalato l’importante appuntamento di sabato 30 agosto alle 16 al convento di San Francesco a Conegliano: una masterclass tenuta dalle prime parti dell’orchestra I Solisti di Mosca, gratuita per le scuole di musica della zona (iscrizioni su master@proseccofestival.com).
La rassegna è stata presentata ieri mattina, con una cerimonia inaugurale che ha permesso anche di sottolineare l’importante ponte culturale tra Veneto e Russia, instaurato ancora nell’edizione sperimentale del 2013 e consolidato quest’anno. “Le note non dividono, le note uniscono”, ha osservato il sindaco Floriano Zambon, rispondendo ad una domanda sull’embargo attuato da Mosca, che sta interessando anche l’agroalimentare italiano. Un divieto di importazione che al momento non coinvolge però gli alcolici e dunque nemmeno il Prosecco, di fatto uno dei pochissimi prodotti del Nord Est che continuano ad essere esportati in Russia, grazie anche all’importante accordo stretto nel dicembre scorso, che ha eletto per cinque anni il Prosecco Doc “vin d’honneur” del celebre Museo Ermitage di San Pietroburgo, che lo propone come unico spumante nei brindisi delle sue 200 cerimonie ufficiali annue.
“L’anno scorso abbiamo imbottigliato 241,5 milioni di bottiglie – ha detto Stefano Zanette (in foto), presidente del Consorzio del Prosecco Doc – e quest’anno raggiungeremo i 250-260 milioni. Il 65% del nostro mercato è rappresentato dall’export, quindi anche alla Russia, attualmente posizionata fra i primi 15 Paesi in cui esportiamo, ma che consideriamo un’area di ulteriore grande espansione, al pari della Cina. Per ora l’embargo non intacca l’alcol, ma pochi giorni fa Putin ha detto che potrebbero esserci inasprimenti, investendo dunque vini importanti, non solo il Prosecco ma pure lo Champagne. Al riguardo abbiamo una certa preoccupazione, perché per il Prosecco sarebbe un danno. Ecco allora perché crediamo molto in questo Festival musicale internazionale, che ci offre l’opportunità di promuovere ulteriormente il nostro vino nel territorio russo”.