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06 maggio 2024

Treviso

PROGETTO CENTRO STORICO: "UNA SCATOLA VUOTA"

Lo pensa Dante Faraoni (Idv) che aveva chiesto al sindaco un tavolo di concertazione. Gobbo assicura che il progetto sta andando avanti

| Laura Tuveri |

| Laura Tuveri |

PROGETTO CENTRO STORICO:

TREVISO - Il progetto di pedonalizzazione del centro storico del Comune, secondo Dante Nicola Faraoni (nella foto), responsabile per l’Italia dei Valori del “Progetto Centro Storico”, sarebbe “una scatola vuota”. L'esponente di Idv pensa che se il sindaco Gobbo stia dando la colpa dei ritardi della mancata realizzazione della pedonalizzazione del centro storico alla crisi economica, questo “sembra l'atteggiamento del bambino che non vuole andare a scuola fingendo di avere la febbre, cercando di gabbare il genitore.

Per noi dell'Italia dei Valori, la verità – dice Faraoni - è che gli errori di questa amministrazione stanno venendo a galla mettendo a nudo la negligenza programmatica, ed un sistema di gestione pubblica stile prima Repubblica”. Per smascherare tali inefficienze, l’esponente del partito fondato da Di Pietro, consiglia di andare a visitare moltissime città europee per constatare come la ricollocazione dei centri storici è stata realizzata dove, è vero che si è pedonalizzato, ma dove è anche stata ripensata la viabilità potenziando il raggiungimento del centro con metro, tram, autobus e soprattutto, per i percorsi sotto ai 5 Km, dando spazio ai ciclisti, creando piste ciclabili sicure e bici park.

“Hanno anche aumentato gli investimenti sulla cultura per potenziare l'industria del turismo e del tempo libero, obbiettivi che Gobbo e i suoi neanche hanno preso in considerazione”. Un ulteriore affondo deriva dalla politica dei park: “Ma la negligenza amministrativa della giunta presieduta da Gobbo è stata quella di proseguire il progetto Gentilini che puntava su infrastrutture costosissime come gli auto park, che adesso, non si possono più fare perché non ci sono i soldi! Ecco perché l'Europa che conta ha smesso da tempo questo tipo di progettazione”.

Il responsabile del progetto “Centro storico” di Italia dei Valori, infine, attacca: “E' facile dare la colpa alla crisi economica, ma vera la causa dell'immobilità amministrativa è che si continua a perseguire un modello di sviluppo vecchio e fallimentare che ci allontana dagli standard europei per virtuosità e qualità della vita. “Il progetto Treviso” va ripensato iniziando dalla pedonalizzazione del centro storico che nasce come una scatola vuota. E' gravissimo che questa amministrazione abbia decurtato la spesa per la cultura e le manifestazioni delegando ad enti privati come la Fondazione Cassamarca a questa funzione.

Ed è altrettanto gravissimo che non ci siano in centro storico sale o spazi culturali adatti a creare eventi per la miriade di associazioni socio culturali del nostro territorio”. Da aprte sua Ca’ Sugana non accetta le critiche di Faraoni e di Idv e difende l’operato della sua giunta e del suo assessore alla Mobilità, Vittorio Zanini e assicura che il Comune vuole chiudere il centro storico alle auto, favorendo nel contempo anche le attività economiche. “L’amministrazione comunale - ha detto il sindaco Gianpaolo Gobbo - sta andando avanti con il progetto di pedonalizzazione del centro storico. Il fatto che non ci sia ancora stato un tavolo di consultazione come mi era venuto a chiedere l’esponente dell’Italia dei Valori è dovuto al fatto che stiamo ancora attendendo di conoscere nei dettagli il piano dell’assessore Zanini per verificare come e da che parte iniziare.

Oggi è necessario tenere conto che c’è, al di là delle proposte dei singoli partiti, una realtà di cui tenere conto: che Treviso non ha mai dato la possibilità di realizzare centri commerciali, perché abbiamo sempre ritenuto che il centro commerciale per eccellenza sia proprio i centro storico con tutti i suoi negozi, al di là di tutti i discorsi e le sparate che vengnnono dette.

Abbiamo - conclude Gobbo - già dato, ora stiamo cercando di capire come diversificare le attività merceologiche, bisogna verificare quali sono anche il costo degli affitti, per cui ci sono diverse situazioni di cui tener conto nel progettare la pedonalizzazione, anche di situazioni che si protraggono da prima della crisi. Secondo il nostro punto di vista, se il centro si chiude, si avranno risultarti ottimali anche proprio per rilanciare l’economia degli stessi commercianti”.

 


| modificato il:

Laura Tuveri

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