"Poche idee per la cultura", l'assessore Franchin al centro delle critiche
La maggioranza di centrosinistra stronca l'operato dell'assessorato alla cultura, Manildo lo difende: "I numeri parlano chiaro"
| Isabella Loschi |
TREVISO – Bufera all’interno della maggioranza di centrosinistra. Al centro delle critiche l’assessore alla cultura Luciano Franchin. L’ennesimo attacco arriva da Antonella Tocchetto, consigliere comunale del Pd, che dopo aver avanzato delle critiche in consiglio comunale sull’operato di Franchin in questi mesi, martedì sera lo ha stroncato in diretta tv, ospite di Rete Veneta: «Vittorio Zanini è stato un ottimo assessore alla Cultura per Treviso. Ha fatto molte iniziative per la città. Molto meglio dell’attuale assessore alla Cultura», ha detto. Secondo la consigliera del Pd, troppo poche sono state le iniziative culturali messe in campo in questo primo anno direttamente dall’assessore Franchin.
L’intero gruppo del Pd, nel corso del ritiro della scorsa settimana sul Montello aveva espresso le debolezze delle iniziative culturali la necessità di cambiare passo per un assessorato, quello della cultura, cardine del programma elettorale di Manildo. Sul caso che sta tenendo banco in questi giorni a Cà Sugana, si è esposta un’altra consigliere comunale dl Pd, Michila Nieri: “Se Franchin non va bene meglio un manager con esperienza”, dice. “Le eredità ricevute da Franchin, dopo decenni di vuoto, non hanno sicuramente facilitato il suo compito. Certo è che ad oggi le grandi aspettative riposte sul professore da parte delle associazioni trevigiane e della cittadinanza sono state in parte deluse. Tant’è che non abbiamo registrato netti cambiamenti relativamente al rilancio culturale e turistico della città. Se dovranno esserci dei cambiamenti nella squadra – ha precisato la Nieri – mi auguro che non ci si attenga solo ad una logica spartitoria, pur politicamente comprensibile, ma, vista la delicatezza del ruolo di guida e la grande necessità di Treviso di riscoprirsi città di cultura, confiderei nell’individuare in un profilo manageriale, tecnico e esperto la persona adatta a ricoprire la carica”.
In difesa dell’assessore Franchin, si schiera Maristella Caldato, consigliere del Pd che sottolinea: “Anche se è innegabile che esistano delle "difficoltà cittadine" in merito all'attuazione di politiche culturali forti e l'assessore Franchin una delle criticità nell'ambito della Giunta Manildo, sono del parere che l’assessore rappresenti comunque una criticità' minore rispetto a quella di altri assessori della giunta”.
E Manildo, cosa dice? Per ora non si espone troppo e in poche righe sulla sua pagina Facebook comunica la difesa del suo assessore: “I numeri del bilancio consuntivo del primo anno di mandato parlano chiaro. Grazie al lavoro dell'assessore Luciano Franchin sono state poste le basi per un radicale cambiamento di un settore, quello della cultura, "dimenticato" da troppo tempo e totalmente da ripensare”, scrive pubblicando la scheda del bilancio relativa alla cultura.