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15 dicembre 2024

Treviso

Patronati e Caf a rischio, risorse in calo

In 5 anni raddoppiate le pratiche, Cisl lancia l'allarme: "Con i tagli a rimetterci sono i cittadini"

| Isabella Loschi |

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| Isabella Loschi |

Patronati e Caf a rischio, risorse in calo

TREVISO - Sempre più cittadini si rivolgono a Caf e patronati per chiedere servizi. Con l’aumento dell’informatizzazione delle pratiche e i minori servizi offerti dall’Inps, sono sempre di più le persone che si rivolgono ai patronati per consulenze e richieste gratuite per quanto riguarda pensioni, domande di maternità o di invalidità.

Negli ultimi anni l’affluenza è aumentata del 35%. Nel 2013 sono state 14 milioni le persone assistite, di cui 4 milioni si sono rivolti all’Inas, che ha aperto 2 milioni e mezzo di pratiche. I patronati quindi, grazie alla loro attività, garantiscono alla pubblica amministrazione un risparmio annuo di circa 600 milioni di euro. Solo in Veneto nel 2013 le pratiche di assistenza avviate dai patronati Inas, hanno superato quota 180mila, il 18% in più rispetto al 2012. Il patronato Inas della Cisl di Treviso a inizio settembre registrava già 18.658 pratiche aperte, e per dicembre supererà le 26mial pratiche dello scorso anno.

Stessa cosa per il Caf Cisl, che si occupa in modo particolare delle dichiarazioni dei redditi: a luglio aveva già aperto 87.698 pratiche e per fine anno la stima è di superare quota centomila. A fronte di un lavoro in aumento per le due strutture, preoccupa il taglio delle risorse. A lanciare l'allarme è il sindacato Cisl di Treviso. Per i patronati, il governo parla di tagli, non ancora attuati, di circa 110milioni di euro a livello nazionale.

“Proprio per difendere i cittadini spiegando che c’è qualcuno che può tutelare i loro diritti, come patronato Inas Cisl questa mattina saremo presenti con un gazebo al mercato di Treviso – spiega Michela Fuser responsabile INAS Cisl Treviso - . Questo per incontrare la gente nei luoghi di ritrovo più frequentati e spiegare che cosa è e come opera un patronato. Fare chiarezza su un organismo previsto dalla Costituzione, che assiste gratuitamente le persone in materia previdenziale e socio assistenziale, su malattie e infortuni sul lavoro, per i permessi di soggiorno e per molte altre questioni burocratiche della vita di tutti i giorni, è fondamentale. Lo è ancora di più oggi, di fronte all'Inps che, anche a causa della riduzione del proprio personale, ha chiuso molti sportelli al pubblico e ha affidato la gestione delle domande ad un sistema telematico. Senza il patronato i cittadini si sarebbero ritrovati soli di fronte a procedure estremamente complesse, spesso incomprensibili”.

Anche per il Caf le risorse sono sempre più stringate: solo per il centro di assistenza Cisl trevigiano si parla di tagli pari a 350mila euro negli ultimi tre anni. “Allo stato attuale - afferma Giuseppe Collatuzzo, responsabile CAF Cisl Belluno Treviso - è chiaro che il servizio è indispensabile e lo sarà anche con il modello precompilato 730 che il governo Renzi ha previsto dal prossimo anno”.

"Bisogna fare grande attenzione alle illusioni ottiche, semplificazione infatti non sempre corrisponde a semplicità o facilità di accesso ai servizi. – afferma Franco Lorenzon Segretario Generale Cisl Belluno Treviso – La semplificazione deve sempre essere intesa come miglior servizio al cittadino, cosa che oggigiorno non si riscontra. Per semplificare non basta digitalizzare i servizi, mettendo in rete i documenti necessari. L’utente ha ancora bisogno di un intermediario. Tagliare i finanziamenti a Caf e Patronati potrebbe compromettere la qualità dei servizi erogati, aumentando i costi per i cittadini”.

 


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