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14 dicembre 2024

Treviso

Obbligo del Pos : "Non contribuirà a diminuire l'evasione fiscale"

Scetticismo del sindacato dei consulenti del lavoro contro la legge che impone anche ai professionisti i lettori bancomat

| Isabella Loschi |

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| Isabella Loschi |

Obbligo del Pos :

TREVISO – Da ieri è scattato anche per i professionisti l'obbligo di accettare pagamenti superiori ai 30 euro con bancomat o carta di credito, e quindi di dotarsi "nell'eventualità accada" di un Pos.

 

Questa legge sta creando forti perplessità, come conferma l'Ancl Veneto, il sindacato che rappresenta i consulenti del lavoro: «Un provvedimento di legge che non prevede una sanzione nasce monco, crea solo confusione, e non diminuirà nemmeno di uno zero virgola l'evasione fiscale», afferma Alessandro Bonzio, presidente Ancl Veneto. «Si dimostra solo - aggiunge - di voler colpire mediaticamente ancora una volta le partite Iva, puntando il dito anche contro quelle libero-professionali che del Pos non se ne fanno nulla».

 

Il decreto, diventato legge il 24 gennaio, infatti "disciplina l'uso di moneta elettronica per i pagamenti di beni, servizi e prestazioni professionali", ma un professionista (2 milioni di lavoratori autonomi in Italia, in 27 categorie) non è un commerciante. «Noi consulenti del lavoro lavoriamo con le imprese - spiega Bonzio - con cui abbiamo accordi economici regolati con bonifici e perfettamente tracciabili, come perfettamente tracciabili sono tutte le nostre attività. Ecco quindi che questo obbligo "esteso" diventa un’altra spesa per le attività: solo tenere il Pos ha un costo che varia dai 150 ai 300 euro l'anno, poi ci sono le commissioni bancarie e il costo del collegamento per la trasmissione dati».

 



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Isabella Loschi

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