CASTELFRANCO – Oggi, alle ore 15, il centro anziani Domenico Sartor di Castelfranco  (in via
Ospedale, 12) inaugura il suo nuovo nucleo diurno protetto per malati di alzheimer, realizzato in partnership con la cooperativa L'Incontro Sociale di Castelfranco.

Si tratta di un progetto particolarmente innovativo, per il quale è stata indagata la problematica dell'uso del colore nei luoghi di terapia, al cui battesimo parteciperanno numerose autorità. Fra gli altri il direttore del centro per anziani “Domenico Sartor” (Mauro Volpato), il dirigente dei Servizi sociali della Regione Veneto (Mario Modolo), il direttore generale dell'azienda Ulss 8 (Bortolo Simoni), l'assessore regionale ai Servizi Sociali (Remo Sernagiotto).

Dal 2000 presso la nostra struttura esiste un centro diurno per 30 anziani non autosufficienti, spiega il direttore Volpato ora questo nucleo verrà diviso in due parti, destinandone una esplicitamente ai malati di alzheimer, per poterli seguire in modo più adeguato.

Al suo interno abbiamo infatti cercato di ricreare un ambiente il più familiare e confortevole possibile, anche attraverso l'uso del colore, dove siamo stati seguiti dal prof. Aldo Bottoli, docente di Percezione e Colore presso la facoltà di Design del Politecnico di Milano. E' infatti provato che il colore, oltre a costituire un indispensabile elemento di qualificazione o riqualificazione degli spazi, può contribuire in modo determinante a migliorare il benessere di pazienti ed operatori, se utilizzato nelle sue valenze psicofisiologiche. L'èquipe di Bottoli ha sviluppato quindi un progetto di adeguamento percettivo sulle superfici, sull'illuminazione, su arredi ed accorgimenti scenici, in stretta collaborazione con il nostro personale, che in questi anni ha maturato significative esperienze nell'assistenza agli ospiti con disturbi comportamentali”.

Il nuovo centro diurno Alzheimer della “Sartor” si sviluppa a pianterreno, misura all'incirca 250 mq, e si affaccia su un giardino protetto di 300 mq. Ospiterà 12 anziani, dal lunedì al sabato, dalle ore 7.30 alle 19.30. E' strutturato come una vera e propria abitazione: con un ingresso, un ampio soggiorno con una grande libreria ovale, una cucina, una sala dedicata alle attività ed una per il relax, più i servizi sanitari assistiti.

"Nel nuovo nucleo diurno, come nel nucleo protetto residenziale attivo dal 2004, adotteremo il modello di cura GentleCare, - spiega il direttore della “Domenico Sartor”, Volpato - modello ideato dalla terapista canadese Moyra Jones, che promuove il benessere della persona malata attraverso un approccio protesico, caratterizzato da ambienti personalizzati e da ricercate attività e modalità relazionali. Saranno inoltre introdotti elementi della Snoezelen Room (stanza di stimolazione multisensoriale controllata), che offre una selezione di colori, suoni, musiche, profumi, effetti luminosi, tattili, eccetera, per persone affette da gravi deficit intellettivi (ad esempio demenza o varie forme di disabilità), che in questo modo potranno usufruire di un ambiente "calmante" e "stimolante", capace di migliorare globalmente l'umore ed il comportamento dell'ospite, facendo leva sui cinque sensi".