Nubifragio, Treviso e Paese sott'acqua
Vigili del fuoco impegnati con una quarantina di interventi per prosciugare gli scantinati. Duecento le richieste di aiuto
| Matteo Ceron |
TREVISO – Strade e scantinati allagati con l’acquazzone che si è abbattuto nell’area di Treviso e dei comuni contermini nella serata di ieri, lunedì.
A Paese ci sono stati i problemi maggiori, con alcune strade allagate e l’acqua che si è riversata negli scantinati e nei garage, raggiungendo in certi casi il mezzo metro di altezza. Le strade più colpite sono state via Fosse Ardeatine e via Verdi, oltre alla tangenziale, anche se gli interventi dei vigili del fuoco hanno riguardato diversi altri punti della zona di Treviso, ma anche Casier, Preganziol, Casale sul Sile e Quinto.
In tutto gli interventi per prosciugamenti di autorimesse, rimozione di veicoli dalla sede stradale allagata e svariati tagli di piante sono stati circa 40, mentre le chiamate per ricevere aiuto da parte di cittadini sono state circa 200.
I pompieri sono stati impegnati con mezzi e uomini dei comandi di Treviso, Castelfranco, Vittorio Veneto e Montebelluna: 11 le squadre impiegate, con 50 unità operative.
A Treviso, la pioggia caduta sulla città e sulla cintura urbana in due ore ha raggiunto i 60millimetri, secondo i dati dell’Arpav. Un nubifragio che ha coinvolto, per l’ennesima volta, la parte debole della città: via Ghirada, Monigo e Santa Bona. Sommerso il sottopasso a Sant’Angelo, strada impraticabile in zona Ghirada trasformata in poche ore in un piccolo torrente, scantinati e garage allegati. Problemi anche al traffico, che procedeva a passo d’uomo. La tangenziale paralizzata, con la rotonda dell’aeroporto allagata era quasi impossibile raggiungere lo scalo ieri sera.