Treviso - Quel bacio era solo una manifestazione d’affetto, forse eccessiva, ma comunque non peccaminosa. Con queste motivazioni la Procura ha chiesto l’archiviazione del procedimento a carico di un professore 63enne che ha baciato una studentessa sedicenne sulla bocca, nel corridoio della scuola.

La studentessa, non gradendo, lo aveva denunciato per violenza sessuale. L’uomo, M.P., è architetto, titolare di uno studio di architettura nell’Opitergino, e insegna in un istituto tecnico della Marca. Spetterà ora al giudice valutare se accogliere la richiesta della Procura o se invece mandare a processo il docente.

Lo scorso anno, alle epoca dei fatti, il docente si giustificò dicendo che il suo era stato un gesto innocente e affettuoso. Di parere diverso la ragazzina che lo denunciò alla Procura per violenza sessuale. La studentessa aveva denunciato nella sua querela anche toccamenti molesti, negati con fermezza dal docente e non confermati dagli studenti che avevano assistito alla scena.

Gli inquirenti sentirono una ventina di allievi dell’istituto tecnico, che dipinsero M.P. come un insegnante «anomalo» e molto in confidenza con le sue studentesse a cui chiedeva anche come avessero trascorso le serate coi fidanzatini. Richieste imbarazzanti che avevano indotto i ragazzi ad avvisare le famiglie, le quali avevano segnalato il comportamento dell’insegnante alla direzione dell’istituto.