Resana – In sella ad uno scooter con il volto coperto dal casco. In mano una pistola. Si aggirava per le strade vicine alla Festa dea Poenta di Castelminio di Resana. L’obbiettivo era di riuscire ad intimidire i passanti per farsi consegnare dei soldi. Primo tentativo: a segno, seppure a metà.

In via Boschi, un imprenditore del posto ha appena parcheggiato l’auto nel piazzale del cimitero. Si tratta di B.L., 53 anni, accompagnato dalla sua signora. Escono dall’auto, il rapinatore li avvicina: “Dammi i soldi!”. È veneto. La cadenza è inconfondibile. L’uomo, con la pistola puntata alle tempia, consegna il portafogli. Dentro ci sono 300 euro.

Chiede però all’aggressore se gli può lasciare i documenti. Lui acconsente. L’imprenditore chiede anche 100 euro dei 300 che sapeva di avere in tasca, per cenare alla sagra. Ed il rapinatore, sorprendentemente, acconsente di nuovo. A quel punto se ne va. Il bottino è pur sempre di 200 euro.

Passa mezz’ora. Il rapinatore in sella alla scooter ritenta con modalità identiche con un’altra coppia che sta andando alla festa paesana. Questa volta in via San Pio X. Prende di mira un pensionato di Carbonera, M.N., 81 anni, e la sua accompagnatrice, F.M.A., 75 anni, di Spinea, nel veneziano.

Il pensionato reagisce alla richiesta di danaro mettendosi ad urlare e dandogli uno spintone. Urla anche da parte della donna. Il rapinatore si dà quindi alla fuga a mani vuote. I due subito dopo avvertono i carabinieri, ma del rapinatore in scooter nessuna traccia.