Treviso - Se bevi da oggi saprai anche i rischi a cui vai incontro. E’ scattato l’obbligo di esporre le tabelle che indicano gli effetti del consumo di alcol sull’organismo per chi si mette al volante ma non solo. I cartelli dovranno essere esposti solo nei locali che offrono intrattenimento come music pub, locali che propongono musica dal vivo, discoteche, circoli che ospitano concerti live. Sarebbero escluse le varie sagre e feste popolari e i ristoranti.

La Fipe, la federazione dei pubblici esercizi di Treviso, chiede una proroga di 60 giorni per far chiarezza. Si dice pronta: ha già predisposto la cartellonistica per gli associati che devono esporre le tabelle, ma chiede anche più chiarezza.

La nuova prescrizione sta creando malcontento in chi con l’alcol ci fa i soldi: Franco Zoppè, presidente della Fipe Confcommercio provinciale, contesta le stesse tabelle perché presenterebbero difficoltà interpretative e molti punti approssimativi, non riuscendo a fornire informazioni attendibili ai consumatori. Il presidente rileva che la birra servita alla spina è una casistica non riportata: diventa estremamente difficile fare rapidi calcoli su quantità e qualità dell’alcol ingerito. Lo stesso dicasi per i cocktail, la cui percentuale di superalcolico è variabile da locale e locale, e quindi difficilmente calcolabile dal consumatore.

Per i locali inadempienti, in ogni caso, la mancata esposizione delle tabelle comporterà sanzioni pesanti, con possibili chiusure d’ufficio da 7 a 30 giorni. Le misure dello Stato (legge 160 del 2 ottobre 2007) per prevenire le stragi stradali impongono anche obblighi sul fronte etilometri e alcolimetri. Il gestore, per il decreto, deve assicurarsi che all’uscita del locale sia possibile effettuare, in maniera volontaria da parte dei clienti, una rilevazione del tasso alcolemico. E sempre da oggi i clienti possono fare richiesta di questi strumenti a gestori e personale.