FORSE L’ESTREMA DESTRA DIETRO LE SCRITTE A S.LIBERALE
Il questore firma un “avviso orale” contro quatto naziskin. Li attendono le manette alla prossima violenza
Treviso – Il questore di Treviso firma un «avviso orale» per quattro esponenti dell’estrema destra, militanti di Forza Nuova e Veneto Skinheads. Si tratta di una misura di prevenzione che può essere adottata nei confronti di persone considerate «socialmente pericolose».
I quattro, tutti con precedenti penali, sono ritenuti responsabili di una serie di aggressioni avvenute tra il 2006 e il 2008. Il capo della Digos, Nicolò D’Amico, ritiene sia solo una casualità (fortunata) che a Treviso non sia accaduto un episodio come quello di Verona in cui ha perso la vita Nicola Tommasoli.
Gli esponenti di estrema destra "avvisati" sono sospettati di essere anche gli autori delle scritte anti-Islam a San Liberale, apparse due settimane fa. Dopo tutta una serie di episodi di violenza sempre più violenti, Carmine Damiano si è convinto ad emettere nei giorni scorsi i provvedimenti contro questi giovani trevigiani. Fra l’altro due di loro sono già indagati dalla Distrettuale Antimafia di Venezia per associazione sovversiva. Dopo l’avviso orale del questore, se i "controllati speciali" dovessero di nuovo finire implicati in fatti di violenza, potrebbe scattare il divieto di uscire da casa, dalle 22 alle 8.
Il loro identikit: hanno tra i 20 e i 29 anni, svolgono solo lavori saltuari, sono violenti e consumano sostanze stupefacenti. Sono tutti ultrà del Treviso calcio, a cui è stata interdetta più volte l’entrata allo stadio, proprio perché troppo violenti. Le violenze le compiono solo in gruppo, emulando lo schema utilizzato da quelli che considerano loro capi. Nicolò D’Amico, profondo conoscitore del movimento dell’estrema destra trevigiana, spiega che questi personaggi sono considerati pericolosi non soltanto per il livello di violenza raggiunto dalle loro azioni, ma anche per la causalità con cui scelgono il proprio nemico che di volta in volta può essere un tifoso della squadra avversaria, un extracomunitario, una persona che parla con un accento diverso, oppure semplicemente qualcuno che indossi qualcosa che lo indentifichi come "uno di sinistra", come è accaduto per il giornalista Cascone.