Motta di Livenza – È tornata a casa, dopo 20 giorni di paura e con il timore di non vedere più le sue amate montagne. Ma Luciana Busanello è donna particolarmente forte e l’incidente di montagna di cui è stata protagonista suo malgrado, praticamente superato.

Era ruzzolata per oltre 100 metri lungo un pendio mentre stava transitando lungo un sentiero: un volo che sarebbe potuto essere tragico. Il fatto era accaduto lo scorso 15 agosto: ma non è la classica sprovveduta, perché Luciana è da una vita in alta quota, esperta e socia Cai da sempre, amante delle escursioni e dell'attività di arrampicata verticale.

L'alpinista mottense era stata vittima di un incidente giudicato banale ma tuttavia grave, scivolando per un centinaio di metri lungo un pendio erboso a 2.000 metri di quota. Era in compagnia dell'amico Giancarlo Biasotto, altro esperto alpinista, lungo l'Alta Via di Fundres, a Vipiteno. La mottense è ruzzolata sbattendo in più parti del corpo.

Lo stesso Biasotto si è precipitato a soccorerla, attivando nel contempo il soccorso alpino. Giunto in pochi minuti, il personale medico ha immobilizzato la sfortunata alpinista, trasportandola all'ospedale di Bolzano. Sottoposta nel giro di pochi giorni a ben due interventi, ritenuti estremamente delicati, alle vertebre ed è tornata a casa proprio pochi giorni fa.