UBRIACHI AL VOLANTE, FOJADELLI CHIEDE PENE PIU' SEVERE
Il procuratore capo chiede la confisca del mezzo anche se non appartiene al guidatore alticcio
Treviso - Sempre più ubriachi al volante. Nella nostra provincia ormai si può parlare di emergenza.
Il capo della Procura di Treviso, Antonio Fojadelli, auspica un giro di vite del Governo, insomma pene più severe come la confisca dell’auto anche se non è di proprietà dell’autista ubriaco. Ieri mattina sono giunti otto fascicoli riguardanti altrettante denunce per guida in stato d’ebbrezza sul tavolo di Fojadelli. E i dati non si riferivano al weekend, ma a controlli effettuati dalle forze dell’ordine sulle strade della provincia di Treviso nella sola nottata di lunedì.
A questo punto il procuratore capo sostiene che i continui appelli ad una maggiore attenzione non servano più a nulla visto che i trevigiani continuano a mettersi alla guida, fin dal lunedì sera, dopo aver bevuto, con un costo economico per l’intera comunità. La Marca quindi, almeno dal punto di vista alcolico, si conferma un territorio a rischio.
Fojadelli per tentare di arginare il fenomeno ha più volte chiesto al Parlamento un ulteriore inasprimento della legge. In pratica la confisca dell’auto dell’ubriaco, anche se non gli appartiene. Il fatto che il martedì mattina arrivino 8 notizie di reato relative alla guida in stato di ebbrezza lo preoccupa. La nuova legge prevede la confisca del veicolo (sia esso auto o moto) qualora il tasso alcolimetrico del suo guidatore (e proprietario) sia superiore a 1,50. Il che significa che il conducente non riavrà mai più il suo mezzo. Fojadelli chiede di più. Spetterà poi all’autista ubriaco risarcire il costo dell’auto a chi gliel’ha prestata.