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14 dicembre 2024

Oderzo Motta

«MA LA TANGENZIALE NON ERA UNA PRIORITA'?»

Zanchetta tuona contro Chisso e Muraro

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Ponte di Piave - Torna in primo piano la questione tangenziale a Ponte di Piave. la scorsa settimana il sindaco ha attaccato in maniera frontale l’assessore regionale alle mobilità Renato Chisso: «E’ imminente l’inizio della stagione della vendemmia e come sempre saranno verosimili una serie di ulteriori fastidiosi incolonnamenti lungo la Postumia a causa dell’affollamento di trattori e rimorchi.

Dopo le sbandierate promesse apparse sulla stampa nei giorni scorsi circa l’imminente avvio della progettazione della tangenziale di Ponte di Piave, cosa si sta concretamente muovendo in Regione?. L’ho chiesto a tutti i vertici interessati: alla Regione, a Veneto Strade, ma anche alla Provincia di Treviso che, proprio tramite il suo presidente Leonardo Muraro il mese scorso ebbe ad annunciare importanti passi avanti ottenuti dall’ultimo C.d.A. di Veneto Strade prima della pausa estiva. Faccio presente che Muraro è il vice presidente di Veneto Strade e che, quindi, i suoi annunci non dovrebbero essere semplici “boutade” estive. Interventi per placare gli animi sempre più inferociti degli automobilisti fino a ieri vacanzieri ma ora lavoratori e sempre meno pazienti.

Non mi stancherò mai di perorare la causa di un maggior interesse degli Enti preposti (Regione e Provincia) nel tratto di strada che interessa il centro abitato di Ponte di Piave ribadendo che non si tratta di un’arteria comunale. Se lo fosse, il Comune avrebbe senz’altro provveduto prima alla soluzione dell’annoso problema, magari rinunciando a qualche altro intervento. Rimane ancora da evadere la richiesta di “stralciare” almeno la rotonda al posto dell’impianto semaforico, visto che rotonde ce ne sono ormai un pò ovunque, ma non a Ponte di Piave. Evidenzio anche il fatto che la segnaletica stradale da Mestre a Treviso indica ad ogni incrocio la direttiva per Ponte di Piave, segno che questa direzione rappresenta un significativo snodo per l’unica viabilità diretta all’autostrada, al mare, alla montagna e verso l’intera sinistra Piave, appena al di là del Ponte sul Piave».

Zanchetta rincara la dose: «Se tutti questi indicatori ancora non paiono sufficienti a calibrare più immediate, precise ed efficaci soluzioni viabilistiche, significa che manca la volontà precisa di venire incontro alle esigenze di mobilità di un’area storicamente trascurata a scapito di altre zone del territorio trevigiano come Oderzo e Conegliano, comune quest’ultimo che appena ottenuto la tangenziale sud porta già ad ottenere altri concreti risultati all’”amico” Renato Chisso».

 


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