PAESE - Ieri alcune mamme di Paese, preoccupate per il progetto di pirogassificazione, hanno scritto al vescovo di Treviso Gianfranco Agostino Gardin.

Le donne, parte dell’associazione Paeseambiente, hanno chiesto, tramite lettera, un intervento diretto del vescovo per bloccare la centrale alimentata a biomassa per produrre energia elettrica e termica, progettata dalla società svedese Cortus Energy Italy Srl, all'interno dell'area di proprietà del Gruppo Padana Ortofloricoltura in via Olimpia, a Castagnole.

“Caro Vescovo - scrivono Amalia Gazaneo, Cecilia Cappellotto e Silvia Nasato - Siamo alcune mamme residenti nel comune di Paese, tristemente noto per la sua situazione ambientale, infatti nel corso degli anni il suo territorio è stato depredato, violentato ed ora conta 29 cave, 12 discariche, 5 delle quali inquinanti e dove purtroppo l'avidità di certe persone, imprenditori, non trova confini”. “Verso la metà del mese di novembre 2015 - spiegano - abbiamo deciso di avviare una raccolta firme per dire “no” a questo scellerato progetto. Facciamo parte da anni di una associazione ambientalista chiamata Paeseambiente che da anni denuncia la grave situazione del nostro territorio, oramai degradato. In due mesi le firme raccolte hanno superato il numero di 5.500”.

“Le chiediamo di aiutarci, parli con chi ci governa, con le istituzioni, con i potenti, con chi ha grossi interessi per far si che questo triste progetto non vada avanti. Noi ora siamo in tanti consapevoli di quello che potrebbe accaderci, ma ci chiediamo: chi ci tutelerà? chi ci aiuterà? sinora a Paese tutti i danni provocati dall'incuria di pochi sono gravati e gravano sulle spalle di molti”.

Paeseambiente conclude la lettera chiedendo al vescovo di schierarsi contro il progetto e lo invita a partecipare all'assemblea pubblica, riguardante il progetto di Pirogassificatore, organizzata dall'associazione il prossimo 5 febbraio nella sala polivalente della parrocchia di Paese.