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15 dicembre 2024

Vittorio Veneto

La musica nel cuore (di Tarzo)

Torna il Pamali Festival: 60 volontari, migliaia di presenze, un'iniziativa unica

| Stefania De Bastiani |

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| Stefania De Bastiani |

La musica nel cuore (di Tarzo)

TARZO - Lasciamo da parte il lavoro, per una volta. I pregiudizi, gli schemi, gli orari e la frenesia. E prendiamoci del tempo per noi, per gli altri. Concediamoci uno svago. Così, più o meno, ha pensato Claudio D'Altoè, giovane di Tarzo che cinque anni fa ha dato vita a quello che, ora, è uno dei più grandi festival musicale – artistico - culturali della zona. Il Pamali.

Qualche anno fa, il Pamali Festival, era solo un'idea, un sogno, un desiderio. Nell'Estate del 2013 era già un grande evento, che ha portato a Corbanese di Tarzo oltre 4.000 persone. "Il mio intento - riferisce Claudio - era quello di creare un'occasione di interscambio culturale, per uscire dalle righe della quotidianità. Una parentesi dalla routine in cui la gente potesse esprimersi, crescere, conoscere". Che cosa? "La musica, l'arte, la cucina biologica. Gli altri".

 

Il Pamali è un festival a tutto tondo: concerti, performance teatrali, numeri di circo (senza animali!), seminari di sensibilizzazione, stand enogastronomici, mostre, laboratori si alterneranno dal 10 al 13 luglio nella zona della Pro Loco di Corbanese che, grazie ad un lavoro scenografico ad hoc, subirà una notevole trasformazione. Tutto nel rispetto dell'ambiente e della natura. Dietro le quinte, una sessantina di volontari. Che si danno da fare per programmare, creare, proporre, allestire, e rendere vivo un Festival in cui nulla - dalla cucina, alla musica, all'arte - è lasciato al caso. "La cucina - puntualizza Claudio - è biologica. Abbiamo il forno a legna per la pizza (bio anche quella!) e c'è la possibilità di scegliere piatti vegetariani e vegani. Questo, anche per una forma di sensibilizzazione verso l'alimentazione. Un lavoro di sensibilizzazione verrà esteso anche alle sostanze psicoattive che spesso, nella testa dei giovani, occupano più spazio del cibo.

 

"Nelle giornate di venerdì e sabato sarà presente l'associazione Lab57 di Bologna - spiegano gli organizzatori - con un banchetto informativo dove si daranno informazioni su ogni sostanza psicoattiva. Ciò che è importante, secondo noi, è conoscere davvero quello di cui si sente parlare. Capirne gli effetti collaterali, e la pericolosità. E' fondamentale fare un lavoro di prevenzione. E prevenire non significa minacciare, ritirare patenti, o affibbiare multe. Prevenire è istruire, fornire le conoscenze: solo così si è davvero liberi. Di scegliere". "Abbiamo anche un alcoltest identico a quello in dotazione alle forze dell'ordine - annunciano i ragazzi - per cui prima di riprendere in mano la macchina si può controllare (esattamente) se il proprio tasso alcolico consente di mettersi alla guida.

 

Un modo diverso dal solito per passare quattro giorni alternativi, tra le installazioni dei Mutoidi, l'esposizione di vinili, tra conferenze, concerti e spettacoli, non dimentichiamo il grande ritorno dei Mau Mau, storica band folk rock italiana nata nel 1991, vincitrice del premio Tenco, con alle spalle tournèe in tutta Europa, Nord Africa, Giappone, Iraq e Palestina, che si esibirà al Pamali sabato 12 luglio. Domenica 13, inoltre, c'è il Pamali Art, dove esporranno gli artisti emergenti. In qualsiasi disciplina: dalla poesia alla fotografia, dalle arti figurative alla giocoleria, dal cabaret alla musica. "Abbiamo pensato a questa iniziativa - riferiscono gli organizzatori - per dare spazio a chi, solitamente, uno spazio non ce l'ha. Per dare la possibilità a tutti di farsi conoscere, di esprimersi senza remore. Senza paura di giudizi, pregiudizi, critiche".

 

Il target del festival? "Giovani e giovanissimi, ma anche adulti, famiglie, bambini. Ce n'è davvero per tutti i gusti". L'iniziativa come è stata accolta dalla gente? "Benissimo. Le passate edizioni hanno riscosso un grande successo. E ogni anno l'interesse e la partecipazione crescono". Il Comune vi aiuta? "Intendi economicamente? Non ci dà un soldo, perlomeno però da due anni abbiamo il patrocinio, speriamo di riuscire a far capire loro l'importanza dell'iniziativa e l'effetto positivo che può riscontrare sul territorio. E' chiaro che ad un certo livello, amministrazioni locali e organizzatori devono collaborare, ovvio però, non sconvolgendo l'anima, lo stile e l'originalità della manifestazione". Perché Pamali? "E' una crasi tra pace, amore e libertà. E…suonava bene!"

 


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