Mozione di censura delle opposizioni a Zambon
Il sindaco: "Mi sono comportato come il buon padre di famiglia"
CONEGLIANO - Ieri è stata presentata al Sindaco di Conegliano Floriano Zambon e al Presidente del Consiglio Comunale Fabio Chies e, per conoscenza, al Prefetto di Treviso, Maria Augusta Marrosu, una mozione, firmata dai gruppi consigliari Pd, Marca Civica Lista Ghizzo, Terzo Polo e Movimento 5 Stelle con la quale chiedono la censura del Sindaco.
Questi i fatti denunciati in questa ricostruzione sintetica.
Un ufficiale giudiziario il 22 febbraio 2013 notificava al Comune un atto di pignoramento di emolumenti dovuti a un consigliere di maggioranza. L'atto veniva protocollato il 4 marzo 2013, trattenuto dal sindaco, in base all'attestazione del segretario Generale Dott. Vitelli.
Durante tale periodo non si era potuta avviare la procedura di rito prevista dalla legge.
Nello stesso giorno, 4 marzo, il consigliere comunale e il creditore protocollavano una comunicazione con la quale registravano l'accordo tra di loro per soprassedere alla procedura esecutiva.
La mozione inoltre ricorda che l'anno prima in una situazione analoga, che interessava un consigliere di minoranza, dopo tre giorni la giunta prendeva atto in modo ufficiale della notifica.
Da ciò i firmatari della mozione concludono: " è evidente che nei due casi il sindaco e la giunta hanno agito in modo chiaramente discriminatorio...
Gli stessi firmatari affermano che " è meritevole di particolare censura il sindaco per essere venuto meno ai doveri di trasparenza e correttezza e sotto il profilo del rapporto con i funzionari comunali..".
In conclusione la mozione " esprime censura riguardano la condotta e impegna l'amministrazione comunale, il sindaco ad operare una revisione delle procedure amministrati".
Il sindaco Floriano Zambon, interpellato da noi ieri sera verso le 20, ci comunicava che non gli era pervenuta la notifica ufficialmente, che aveva saputo dai giornalisti le informazioni pertanto non le poteva commentare puntualmente e concludeva: " mi sono comportato come il buon padre di famiglia e la richiesta di censura sarà portata all'esame del consiglio comunale".
pietro.panzarino@oggitreviso.it