Moto in dono ai medici del Nepal: la missione solidale di MotoforPeace
Tappa trevigiana per i 20 agenti che viaggeranno su due ruote per 14mila chilometri fino a Katmandu
| Isabella Loschi |
TREVISO - Hanno fatto tappa a Treviso i messaggeri di Moto4Peace, associazione composta da 20 motociclisti, agenti delle polizie di stato europee, che nei prossimi 30 giorni viaggeranno verso Katmandu, in Nepal. L’obiettivo della missione di solidarietà è arrivare al distretto di Kavre, per consegnare una serie di moto ai medici locali che verranno utilizzate per poter effettuare visite domiciliari anche nei villaggi più remoti del paese, uno dei più poveri del mondo.
Dopo la benedizione di papa Francesco nell'Angelus domenicale prima della partenza, i motociclisti della pace da Roma hanno fatto tappa a Treviso, unica tappa italiana: prima presso la sede del Centro Marca Banca, che ha contribuito all'acquisto di una delle motociclette che saranno donate in Nepal, ed in serata sono stati ospiti dell'associazione Sogni del presidente Rudi Zanatta, Onlus trevigiana che regala dei "sogni" a bambini affetti da gravi malattie oncologiche. "Il nostro obiettivo - ha illustrato i dettagli dell'iniziativa che li porterà in Nepal con soste a Vienna, Praga, Cracovia, Varsavia, Minsk, Mosca, Samara, Astana, Biskek, il capo spedizione, Bernardo Lepore - è quello di consegnare questi mezzi, che aiuteranno molto la sanità del posto. Nei contesti himalayani, la motocicletta rappresenta un mezzo di grande importanza per la sua adattabilità alle condizioni stradali locali e per la sua capacità di muoversi anche fuoristrada. Il nostro percorso di 14.000 chilometri speriamo possa dare una mano a queste persone bisognose. Vogliamo portare un messaggio di pace in tutti i territori che visiteremo".
"Appoggiamo MotoforPeace - ha dichiarataoil presidente dell'associazioen Sogni, Zanatta - per una logica collaborazione tra associazioni benefiche. Fra poco sarà il nostro compleanno, il decimo, e ci tenevamo a fare qualcosa di importante, anche questo è a suo modo un sogno, quello di tanti bambini e di tante famiglie che non hanno i mezzi per essere curati. La speranza è che sia l'inizio di una lunga collaborazione".