"Mi uccido". Multa da 3.700 euro per il pesce d'aprile
Trevigiano condannato per procurato allarme
TREVISO - Aveva fatto intervenire i vigili del fuoco annunciando telefonicamente il suo imminente suicidio per annegamento ma era una notizia falsa e non è servito giustificarsi dicendo che era il primo aprile. Per questo un uomo della periferia di Treviso ieri è stato condannato a pagare un'ammenda di 3.750 euro per il reato di procurato allarme.
Le forze dell'ordine, dopo aver avviato le ricerche sul Sile, erano riuscite a risalire all'autore della chiamata attraverso i tabulati telefonici.