CONEGLIANO - Festaloonga e Pieve di Sera, che flop. I cittadini si saranno pure divertiti (nelle rare sere in cui non ha piovuto), ma i commercianti di affari ne hanno fatti pochi. Tanto che qualcuno, nella Città del Cima, ha rinunciato a tenere il negozio aperto durante la manifestazione: i dipendenti gli sarebbero costati di più rispetto a quanto avrebbe incassato. Una delusione anche i saldi, che non hanno cambiato il corso degli eventi.

A Conegliano è Luca Ros, presidente Ascom, a dipingere un quadro non proprio incoraggiante: «I saldi rispecchiano l’andamento dell’economia. Abbiamo avuto un buon afflusso nei primi giorni, poi siamo stati al di sotto delle aspettative. I saldi iniziano troppo presto, così come sono concepiti non servono a nulla: o li liberalizziamo, e ognuno potrà farli quando vuole, o al limite li teniamo solo ad agosto». Ros spiega che anche il maltempo ha allontanato i clienti dai negozi: se piove le persone escono di meno, e la merce estiva esposta in vetrina invoglia di meno. Non a caso, i settori che hanno sofferto di più sono l’abbigliamento e le calzature, mentre bar e locali, tutto sommato, possono vantare qualche incasso in più».

«Nel commercio, però, siamo tutti sulla stessa barca – commenta Ros – perché il consumatore non ha più la possibilità di consumare. Dai dati che abbiamo, stanno soffrendo tutti». Il Comune conferma gli incontri mensili con Ascom, e nonostante il flop di Festaloonga, conferma anche le manifestazioni dell’autunno: «Stiamo già organizzando le attività per il Natale – spiega Floriano Zambon, sindaco – e pure in autunno a Conegliano la vita non manca, poi non è detto che gli eventi siano un fedele tornaconto dell’andamento del commercio».

Dove il maltempo non ha avuto pietà è stato a Pieve di Soligo. L’edizione più sfortunata di sempre: per la pioggia si sono annullate tre serate su sei. Altro che negozi aperti: i commercianti chiudevano per ripararsi dall’acqua, e si preoccupavano degli scantinati che finivano allagati.

A.D.P.