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14 dicembre 2024

Treviso

L'Italia secondo Matteo Renzi

il progetto "MilleGiorni"

| Pietro Panzarino - Vicedirettore |

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L'Italia secondo Matteo Renzi

TREVISO - Il 6 agosto, Matteo Renzi, alla vigilia dell'approvazione della Riforma Costituzionale del Senato, quando oramai era stato sciolto il problema politico, inviava una lettera ai Parlamentari della maggioranza, per chiedere la loro "attenzione sul passaggio politico-istituzionale che ci attende alla ripresa.

Il 1° settembre infatti partiranno i “MilleGiorni” che ci porteranno entro il maggio 2017 a disegnare un'Italia diversa, più efficiente e competitiva. Si tratta di una sfida doppia: da un lato richiamiamo la politica al proprio ruolo; dall'altro interveniamo sulle principali amministrazioni dello Stato con riforme strutturali. Alla fine di questo percorso l’Italia tornerà ad essere la guida, e non il problema dell’Eurozona".

Questi sono i cinque obiettivi politici indicati da Renzi:

"I. La riforma costituzionale, con la fine del bicameralismo perfetto, il riequilibrio del ruolo delle Regioni, l'abolizione degli Enti non più utili.

II. La riforma elettorale, con la garanzia di un vincitore e la stabilità per chi vince. Passata la prima lettura alla Camera, alla ripresa andremo in Senato.

III. La politica estera. Mai come in questo momento i confini politici europei sono problematici, dall'Ucraina fino alla Siria, da Gaza fino alla Libia. C'è bisogno di Italia, di più Italia, specie nel Mediterraneo.

IV. La sfida educativa. La cultura, la Rai e soprattutto la scuola attendono un disegno organico di riscrittura e riscoperta. Inizieremo a fine agosto con un percorso di radicale riflessione sulla scuola, con particolare attenzione alla scuola media, all’autonomia e al rapporto formazione/lavoro.

V. La spending review. Ci hanno detto che la spending è una questione tecnica. Ma è una finzione. La scelta di cosa tagliare e cosa non tagliare è la suprema scelta politica".

La lettera prosegue con alcune considerazioni di natura prevalentemente amministrativa:

"I. La riforma del lavoro. Abbiamo già approvato il Decreto Poletti. Ma alla ripresa va accelerato il disegno di legge delega.

II. La riforma della pubblica amministrazione". Dopo l'approvazione del Decreto-Legge n. 90/2014, il disegno di legge delega inizierà a breve il proprio iter. "L'obiettivo è uscire dalla cultura del certificato per reimpostare il rapporto cittadino-macchina pubblica".

"III. La riforma del fisco. Il primo decreto è già stato approvato". Si punta ora verso la dichiarazione precompilata.

"IV. La riforma della giustizia". Dopo la consultazione pubblica, il Governo si attende che alla fine dei “MilleGiorni”, l'Italia abbia una giustizia civile con gli stessi tempi dei paesi europei. I testi saranno nel consiglio dei ministri del 29 agosto".

"V. Lo sblocca Italia. Sarà un provvedimento di legge finalizzato a rendere operativi gli interventi infrastrutturali troppo spesso fermi". Conterrà le misure sull'efficientamento energetico, sulle reti digitali, sulle semplificazioni burocratiche. Anche questo intervento sarà in consiglio dei ministri il 29 agosto.

Nella conclusione Renzi sottolinea che " queste cinque doppie priorità danno il senso dell'impresa che ci attende: un lavoro puntuale e puntiglioso di ripartenza del sistema. I dati negativi sulla crescita non devono portarci alla solita difesa d'ufficio. Dobbiamo avere il coraggio e la voglia di guardare la realtà: l’Italia ha tutto per farcela e per uscire dalla crisi. Ma deve cambiare. Se non cambia sarà sempre negativa. A chi tra noi dice che deve cambiare l'Europa, più che l'Italia, rispondo con rispetto che possiamo cambiare l'Europa solo se facciamo bene a casa nostra. I “MilleGiorni” sono un arco di tempo che consente una strategia globale".

 



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