Le primarie del PD nel Veneto il 30 novembre
Nostra intervista al segretario organizzativo Daniele Ceschin
TREVISO - Domenica 2 novembre la Direzione Regionale del Partito Democratico, che si è riunita a Padova, ha deciso che le primarie per la scelta del candidato presidente per Veneto 2015 si terranno domenica 30 novembre, anzichè domenica 14 dicembre. I seggi saranno aperti in tutta la Regione dalle ore 8.00 alle 20.00.
Le primarie,anche se organizzate dal PD, sono comunque di coalizione e, quindi, aperte anche a candidati ed elettori degli altri partiti, che in questi giorni hanno manifestato l'intenzione di correre insieme alle prossime elezioni regionali. Fino a questo momento hanno dichiarato la disponibilità di massima SEL, Italia dei Valori, Partito Socialista, Rifondazione Comunista e alcune liste civiche.
Al momento solamente 2 persone, entrambe del PD, hanno dichiarato la loro candidatura: l'europarlamentare Alessandra Moretti e la deputata Simonetta Rubinato.
Rispetto alle voci della vigilia, il Senatore Giorgio Santini ha comunicato il suo ritiro dalla corsa, che, per la verità, non era mai stato ufficializato.
La scadenza della formalizzazione delle candidature, corredate dalle firme necessarie, è fissata per le ore 12.00 del 17 novembre. La raccolta delle firme è iniziata in queste ore.
Per i candidati esterni al PD è sufficiente raccogliere almeno 4.000 firme di cittadini residenti in Veneto, che si riconoscono nei valori del centrosinistra.
Per i candidati del PD oltre alle 4.000 firme è necessario presentare almeno 72 sottoscrizioni dei componenti dell'Assemblea Regionale, composta da 207 membri, o, in alternativa, 4120 firme di iscritti al Partito Democratico in Veneto, che l'anno scorso erano 20601.
Contestualmente alle primarie regionali, in provincia di Treviso si terranno le primarie per le amministrative di Castelfranco Veneto, dove sono tre i candidati: Claudio Beltramello, Alessandro Boldo e Laura Viola.
Nella prossima primavera nella Marca saranno rinnovate anche le Amministrazioni Comunali di Arcade, Spresiano e Vidor.
Sull'argomento, poniamo alcune domande al prof. Daniele Ceschin, segretario organizzativo del PD treviano.
1. Le primarie sono state in forse fino all'ultimo momento... cosa le ha determinate?
C'è stata un'accelerazione nelle ore precedenti la Direzione Regionale e la presa d'atto che le candidature erano almeno due, quelle che finora sono state già annunciate. Pertanto la Direzione Regionale ha deciso quasi all'unanimità non solo di tenerle, ma addirittura di anticiparle di un paio di settimane. Questo per avere in corsa il candidato anti-Zaia il prima possibile.
2. Che ruolo ha svolto il PD trevigiano in tutta la vicenda?
Come PD provinciale avevamo chiesto fin da giugno tempi brevi per la celebrazione delle primarie. Come segreteria provinciale siamo molto soddisfatti che si sia arrivati a questa decisione, che viene incontro alle istanze emerse in questi mesi dal nostro territorio, da moltissimi iscritti e simpatizzanti, dalla stragrande maggioranza dei segretari di circolo e degli amministratori locali, dalla Direzione Provinciale della scorsa settimana. Queste istanze, a più riprese, le avevamo rappresentate in tutte le sedi, compresi gli organi regionali. La soddisfazione è anche quella di avere un territorio, che riesce ad esprimere delle candidature per questa corsa così importante.
3. Quali sono i punti forti del programma?
Nelle scorse settimane il PD Regionale ha elaborato un canovaccio di programma, una cornice dentro la quale dovranno muoversi i candidati alle primarie e poi il candidato vero, che sfiderà Zaia. Questo programma è stato arricchito dal contributo giunto da numerosi amministratori locali e dai livelli provinciali del PD. Anche il PD trevigiano ha fatto la sua parte, licenziando un documento, che tocca i temi del lavoro e delle imprese, dell'ambiente e della pianificazione del territorio, della sanità e del terzo settore. E' evidente che le primarie più che sulle persone saranno sui contenuti: è questo che interessa gli elettori e i cittadini del Veneto. Ovviamente ogni candidato aggiungerà del suo e declinerà questi temi e queste proposte sul territorio. Mi auguro che ci siano molti confronti tra i candidati proprio sui contenuti e sul progetto, che dobbiamo mettere in campo nella prossima primavera.
pietro.panzarino@oggitreviso.it