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12 dicembre 2024

Conegliano

Le polemiche sulla Caserma Marras a Conegliano

Le divergenze tra Zambon e Gianelloni

| Pietro Panzarino - Vicedirettore |

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| Pietro Panzarino - Vicedirettore |

CONEGLIANO - Nei giorni scorsi a Conegliano la Caserma Marras ( ex-Convento dei domenicani) è stato oggetto di "attenzione" da parte dell'Amministrazione Comunale, con valutazioni piuttosto difformi tra il sindaco Floriano Zambon e l'opposizione del Partito Democratico.

Esaminiamo con il virgolettato quanto riferiscono lo stesso Zambon e la consigliere Isabella Gianelloni, utilizzando le loro dichiarazioni pervenute al nostro quotidiano.

La Caserma Marras è stata acquisita dall'Amministrazione Comunale, dal Sindaco Zambon intorno al duemila dal demanio militare, per farne la biblioteca e centro culturale-museale, dopo una lunga trattativa in seno alla Commissione Difesa, allora presieduta da Valdo Spini.

Nonostante gli stanziamenti già pianificati, i lavori nel nucleo principale non sono mai stati avviati.

E' stato comunque già reso operativo il museo degli alpini, realizzato in occasione dell'80 della sezione di Conegliano, realizzato in collaborazione con la stessa.

"Quest'anno abbiamo previsto a bilancio 500.000 € per il rifacimento del tetto e la messa in sicurezza del complesso centrale e avviato la ricerca di nuovi finanziamenti per completare l'opera - conferma Zambon".

La consigliere Gianelloni sottolinea che " La Giunta comunale con delibera del 19/06/2014 ha deciso di concedere in uso all’Associazione Nazionale Alpini – Sezione di Conegliano – una parte dell’ex Caserma Marras.

Si tratta precisamente dell’ala nord, edificio di tre piani costruito negli anni ’60 e di nessun pregio architettonico, che chiude il cortile dell’ex caserma.

Quanto all’ex Caserma Marras esiste un progetto dell’anno 2007 con il quale si prevede il recupero del complesso ed il riuso come biblioteca e archivio storico del Comune di Conegliano".

La concessione del Comune agli Alpini è circoscritta a una piccola porzione del complesso e non solo è limitata nel tempo, ma in presenza di somme supplementari tali da comprendere anche questa parte di fabbricato, gli Alpini sono tenuti alla restituzione.

" Non vedo quindi dove stia la contraddizione e non capisco quale sia la ragione per tentare di strumentalizzare anche gli Alpini, notoriamente scevri da condizionamenti politici e unanimente riconosciuti per il loro impegno tutto tondo  - conclude Zambon -  Che tristezza che la politica sia caduta così in basso per "un piatto di lenticchie".

"Risulta evidente che la delibera di concessione in uso ad una associazione di parte del complesso ex Caserma Marras - sostiene Gianelloni - appare in aperto contrasto con il riuso dell’edificio secondo il progetto del 2007".

Insomma, le valutazioni sono contrastanti e in assenza di confronto diretto e contestuale tra i protagonisti viene maggiormente alla ribalta ciò che divide, più che ciò che unisce.

 


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