Le mani della 'ndrangheta sull'Expo
Operazione dei Ros questa mattina: 13 indagati
MILANO - Associazione di tipo mafioso, intestazione fittizia di beni, reimpiego di denaro di provenienza illecita, abuso d'ufficio, favoreggiamento: sono alcune delle accuse nei confronti di 13 indagati coinvolti con la 'ndrangheta in un giro di interessi illeciti legati anche a Expo 2015.
Dalle prime ore della mattina i carabinieri del Ros stanno eseguendo, nelle province di Milano, Como, Monza-Brianza, Vibo Valentia e Reggio Calabria, un'ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa su richiesta della procura distrettuale antimafia di Milano, nei confronti di 13 persone, indagate per associazione di tipo mafioso, detenzione e porto abusivo di armi, intestazione fittizia di beni, reimpiego di denaro di provenienza illecita, abuso d'ufficio, favoreggiamento, minacce e danneggiamento mediante incendio.
Al centro delle indagini del Ros due sodalizi della 'ndrangheta radicati nel comasco, con diffuse infiltrazioni nel tessuto economico lombardo.
Accertati, tra l'altro, gli interessi delle cosche in speculazioni immobiliari e in subappalti di grandi opere connesse a Expo 2015.