Imponente e duratura fase di maltempo
Dopo molti giorni splendidi e soleggiati, molti fronti perturbati sono in arrivo dal Mediterraneo
Buongiorno e ben ritrovati a tutti.
Giornate splendide nel corso dell'ultima settimana, con temperature che si sono allineate alla media del periodo apportando così le prime deboli gelate in aperta campagna (e molto più consistenti sugli altopiani prealpini e molti fondovalle dolomitici), ma valori termici assai gradevoli al pomeriggio grazie al generoso soleggiamento e all'assenza di nubi. Cielo limpido ed ottima visibilità anche in montagna, con condizioni ideali per escursioni in quota.
Vediamo in questa immagine da webcam uno scatto al tramonto in Pian Cansiglio, dopo una splendida giornata all'insegna della luminosità e dell'aria assai secca con forte escursione termica diurna.
Il quadro meteorologico è però in rapido e profondo mutamento, ad opera di una robusta e profonda onda di bassa pressione, che nella più classica delle configurazioni autunnali entrerà con vigore nel bacido del Mediterraneo tra martedì e mercoledì, dopo un lungo percorso in Oceano. Tale azione perturbata sarà accompagnata da intensi venti meridionali, che nel loro viaggio da sud a nord acquisiranno notevole umidità che inevitabilmente andrà a scaricarsi contro i pendii alpini. Stiamo dunque per assistere all'inizio di un periodo di maltempo che ad oggi sembra piuttosto prolungato, con alcune fasi più intense ed altre di relativa pausa.
Si scongiura quindi l'avvento di una fase secca e stabile in eccesso come sembrava qualche settimana fa: è infatti adesso il momento idoneo per la copiosa caduta di neve sulle quote di interesse glaciale, al fine di formare uno strato di fondo che offrirà resistenza al caldo estivo, garantendo così maggior durata delle fonti di approvigionamento idrico e del sistema idraulico più in generale.
Osserviamo l'immagine da satellite: un grande corpo nuvoloso si staglia ad ovest, arcuandosi ed arricciandosi attorno al minimo di pressione ("B") che nei prossimi giorni tenderà a scendere fino a trovarsi tra Baleari e Sardegna, indirizzando quindi intense e continue correnti da sud sulle nostre regioni; gli effetti, come già annunciato, saranno significativi in termini di piogge e abbondanti nevicate generalmente oltre 2200-2500m.
Un primo peggioramento avverrà sulle nostre zone tra mercoledì e giovedì (mentre inizierà in maniera intensa già martedì al nordovest italiano), e sarà caratterizzato da continue ed abbondanti precipitazioni specie sulle Prealpi e Dolomiti Meridionali. Le seguenti mappe identificano le stime di accumulo ogni 24 ore da martedì ore 14 fino alle 14 di venerdì. In circa 72 ore si attendono oltre 100mm su molte zone prealpine e montuose, con picchi superiori a 200/300mm.
Verso il fine settimana assisteremo ad un temporaneo miglioramento che sarà maggiore domenica quando la bassa pressione sarà in esaurimento e si trasferirà verso il Sud Italia; da ovest però sembrano arrivare nuovi e periodici fronti nuvolosi associati a precipitazioni, sulla cui intensità e durata sarà necessario ritornare in futuro. Si ritiene comunque interessante inserire questo grafico che riassume le previsioni realizzate con il metodo di Ensemble (vedi qui per maggiori approfondimenti http://www.lamma.rete.toscana.it/meteo/prodotti-da-modelli/meteogrammi-gfs-ens ) : dopo una prima fase di intenso maltempo, come si vede sulla parte inferiore del grafico la probabilità di piogge (sommariamente riconducibile a "quante linee ci sono") resterà alta, pertanto è lecito attendersi una lunga fase con prevalenza di pioggia.
In sintesi, ecco il tempo per la settimana entrante:
Lunedì 3 novembre (attendibilità 90%): al mattino cielo ancora sereno o con le prime velature che rimarranno isolate fino al pomeriggio; a seguire aumento della nuvolosità anche medio-bassa ma assenza di piogge fino a sera.
Martedì 4 (90%): tempo in progressivo peggioramento con cielo via via più nuvoloso, e nel pomeriggio inizio di brevi ed intermittenti piogge, che con il passare delle ore si intensificheranno estendendosi a tutto il territorio. In tarda serata fenomeni anche moderati lungo la fascia prealpina, in ulteriore accentuazione nella notte con l'incremento delle correnti meridionali. Temperature in lieve calo, limite neve a circa 2200m.
Mercoledì 5 (90%): forte maltempo specie dal pomeriggio, con abbondanti e continue precipitazioni a tratti anche forti e con qualche fenomeno temporalesco immerso nella gran massa nuvolosa. I fenomeni tenderanno ad essere più copiosi sulle Prealpi e Dolomiti Meridionali, con cumulate giornaliere anche superiori ai 100mm su alcuni punti, non esclusi superamenti di 130-150mm (ad esempio zona Cansiglio). Temperature stazionarie, forti venti meridionali in quota e abbondanti nevicate sulle Dolomiti oltre 2200-2400m.
Giovedì 6 (80%): la bassa pressione tenderà a smorzarsi, ma il flusso proverrà ancora pienamente da sud, prolungando il maltempo con nuove ed abbondanti precipitazioni, lungo tutta la giornata ma maggiormente intense fino al pomeriggio. Successivamente assisteremo ad alcuni intervalli senza fenomeni, ma il rischio di precipitazioni permarrà elevato anche nella notte su venerdì. Limite neve invariato.
Venerdì 7 (70%): il minimo di pressione si allontanerà verso sud, ma ancora le correnti meridionali continuando ad impattare contro i rilievi genereranno una situazione di maltempo, seppur meno marcato dei giorni precedenti. I fenomeni tenderanno ad essere più discontinui, ma l'instabilità potrebbe generare anche isolati temporali con piogge intense specie a ridosso dei rilievi prealpini. Altra neve si aggiungerà in quota, con limite in leggera risalita a 2400-2500m.
Tendenza per il fine settimana.
Da ovest si avvicineranno nuove saccature atlantiche, ma è ragionevole attendersi un intervallo tra sabato e domenica, seppur la residua instabilità potrà generare qualche pioggia specie sabato; la circolazione sarà caratterizzata da aria assai umida, quindi anche le eventuali schiarite risulteranno poco durature e prevarranno nubi basse e foschie, qualche raggio di sole si potrà invece apprezzare in montagna, ma comunque in misura ridotta. Temperature stazionarie in pianura e in lieve calo in montagna.