12/12/2024poco nuvoloso

13/12/2024foschia

14/12/2024pioviggine e schiarite

12 dicembre 2024

Treviso

Forno da 20 milioni: scontro tra Fassa Srl e Regione

Azienda: "Ancora niente via libera". Regione: "Imprecisioni nel progetto iniziale"

| Stefania De Bastiani |

immagine dell'autore

| Stefania De Bastiani |

Forno da 20 milioni: scontro tra Fassa Srl e Regione

TREVISO - Il presidente di Unindustria Treviso, Maria Cristina Piovesana, si è rivolta ieri pubblicamente ai funzionari della Regione Veneto ed al presidente, Luca Zaia, affinchè alle aziende venete che intendano continuare ad investire sul territorio sia assicurato "il rispetto delle regole". Lo ha fatto nel corso di un incontro al quale hanno preso parte, fra gli altri, Paolo Fassa, presidente di Fassa Srl, azienda di Spresiano nata tre secoli fa ed oggi con 1.200 dipendenti, e l'avvocato dell'azienda, Antonella Capria

 

L'impresa ha spiegato di aver avanzato nel novembre dello scorso anno alla Regione un investimento da 20 milioni di euro per la demolizione di un vecchio forno per la produzione della calce e la sua sostituzione con un impianto da 200 tonnellate al giorno con migliori caratteristiche anche sotto il profilo ambientale. L'operazione, è stato detto, avrebbe consentito l'impiego di oltre 100 addetti di imprese locali dell'edilizia. Ad oggi, tuttavia, dopo varie richieste di adeguamento del progetto da parte dell'ente pubblico, numerosi altri passaggi su tavoli tecnici e conferenze dei servizi e diffide da parte della azienda un via libera non sarebbe ancora stato rilasciato dalla Commissione per la valutazione di impatto ambientale (Via). "Non posso tollerare - ha aggiunto Fassa - di essere trattato dall'amministrazione regionale in questo modo".

 

La Regione Veneto ha replicato con una nota alle critiche mosse all'ente, attraverso una dichiarazione della presidente di Unindustria Treviso, dall'azienda Fassa srl. "In relazione a dichiarazioni alla stampa rilasciate da Paolo Fassa, titolare della Fassa s.r.l. di Spresiano in merito alle presunte difficoltà burocratiche che impedirebbero l'avvio dei lavori per la sostituzione di un forno per la produzione di calce nel suo stabilimento - spiega la Regione -, l'avvocato Luigi Masia, direttore della sezione coordinamento attività operative del Settore valutazione Impatto Ambientale della Regione del Veneto, ha inviato una nota in cui puntualizza i fatti e contesta le conclusioni cui il signor Fassa è giunto.

 

"In particolare, nella nota - prosegue il comunicato della Regione - si sottolinea che 'obiettivo del proponente era quello di ottenere l'esclusione dalla procedura di assoggettamento alla valutazione d'impatto ambientale per poter installare un nuovo forno di produzione calce, alimentandolo esclusivamente, in via temporanea, con gas metano ed impegnandosi a presentare, successivamente, specifica istanza di Via al fine di utilizzare segatura di legno per il definitivo funzionamento del forno". Ciò, spiega la nota, "in ragione del fatto che l'uso come combustibile del metano sarebbe risultato, a detta dello stesso proponente, antieconomico".

 

"Le iniziali e ripetute imprecisioni progettuali di calcolo, nonchè la marcata carenza di informazioni sulle effettive ricadute ambientali dell'iniziativa prospettata - prosegue la nota citata dalla Regione - ha costretto il gruppo istruttorio della Commissione Via a numerosi interventi tesi a comprendere, approfondire ed emendare molti aspetti tecnici, con inevitabile necessità di acquisire documentazione integrativa", ciò che ha comportato una "dilatazione dei tempi istruttori di chiusura del procedimento". Elencate tutte le motivazioni ambientali in termini di tutela del paesaggio, di aumento dei rifiuti, di elevazione dei volumi di traffico indotto dalla movimentazione dei mezzi in entrata e in uscita, di variazioni della qualità dell'aria "peraltro non sufficientemente valutate nè approfondite dal progetto" presentato dalla Fassa srl, e "la necessità di salvaguardare prioritariamente la salute pubblica e l'ambiente" hanno indotto la Commissione Via a sottoporre la domanda a valutazione d'impatto ambientale. Masia - riferisce sempre la regione - ha sottolineato come sia stata fornita la massima e qualificata collaborazione al proponente anche a fronte delle richiamate evidenti criticità progettuali. Il risultato finale "non ha potuto che essere quello negativo già conosciuto, proprio in ragione del mancato completo superamento di dette criticità da parte del proponente".

 


| modificato il:

foto dell'autore

Stefania De Bastiani

SEGUIMI SU:

Leggi altre notizie di Treviso
Leggi altre notizie di Treviso

Dello stesso argomento

immagine della news

11/07/2022

Fassa Bortolo si insedia in Brasile

L’impianto si estende su 50 mila metri quadrati ed ha una capacità produttiva di 300 mila tonnellate l’anno di malta da costruzione, premiscelati, massetti, adesivi e fughe per piastrelle

vedi tutti i blog

Grazie per averci inviato la tua notizia

×