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18 gennaio 2025

Treviso

Fatture agli eredi legittimate dalla normativa vigente

Pubblichiamo di seguito la risposta della Savno alla notizia, apparsa su alcuni quotidiani locali giorni fa, di bollette rifiuti inviate a defunti

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"Giorni fa alcune fonti poco informate in materia di rifiuti e in tema di diritto successorio hanno con eccessiva leggerezza parlato di “bollette inviate ai morti”, pur non essendo strano né “fuorilegge” che le fatture per l’erogazione di un servizio arrivino agli eredi di una persona deceduta. Nonostante ciò possa sembrare “inusuale” infatti, secondo la normativa vigente in materia successoria, qualsiasi obbligazione attiva e passiva relativa al de cuius (il deceduto) deve essere trasferita agli eredi, a meno di totale rinuncia all’eredità o a meno di particolari deroghe di legge. Per questa ragione, non solo durante l’ultima fatturazione di Conegliano ma anche in altri casi, Savno (al pari di quanto attuato dagli altri soggetti gestori) ha di prassi inviato bollette a parenti di persone decedute successivamente all’anno di riferimento del documento contabile, dal momento che, prima della propria morte, gli utenti in questione hanno a tutti gli effetti usufruito del servizio. Cio' premesso, per quanto possa apparire "strano" ai più, l'invio della fattura agli eredi è un segnale della bontà della banca dati, come ben sanno gli operatori di settore, e non certo sintomo di una società che erroneamente emette documenti a persone decedute. Se quindi da un lato l’invio delle fatture TIA agli eredi dimostra l’efficienza della gestione da parte della Consortile, dall’altro varrebbe la pena concentrare l'attenzione sulle grandi difficoltà insite nell'aggiornamento delle banche dati stesse da parte dei soggetti gestori. Questi, essendo di fatto dei soggetti "esterni" alla gestione comunale, non hanno accesso agli aggiornamenti anagrafici in modo completo, anche per problemi legati alla recente normativa sulla privacy. Le difficoltà più grosse si riscontrano a causa del fatto che non sempre l’utente segnala spontaneamente eventuali trasferimenti, decessi o cambiamenti nel proprio nucleo familiare presso l’ecosportello per cui tale informazione deve essere “recuperata ” d’ufficio. Infatti, la normativa attuale pone in capo all'utente l'obbligo di comunicare al soggetto gestore ogni variazione che abbia effetti nel calcolo del corrispettivo per la tariffa di igiene ambientale, quali ad esempio le variazioni anagrafiche (nascite, decessi, immigrazioni ecc). Questo è, in sintesi, il meccanismo previsto dalla normativa vigente. Di fatto, un gran numero di utenti, in perfetta buona fede, non è al corrente di essere soggetto all'obbligo di comunicare le proprie variazioni anagrafiche alla SAVNO, avendo spesso comunicato le stesse alla propria amministrazione comunale. La conseguenza di questa situazione è che SAVNO, al pari degli altri soggetti gestori, emette le fatture TIA con i dati risultanti dalla propria banca dati al momento della elaborazione, salvo poi vedersi arrivare la contestazione dell'utente il quale lamenta la difformità della situazione del proprio nucleo familiare rispetto a quello riportato nella fattura TIA. Al fine di ovviare a questa situazione (fatture "giuste" in base ai dati in possesso al soggetto gestore, ma non rispondenti alla situazione "reale" del nucleo familiare) SAVNO da tempo sta promuovendo significative azioni rivolte alle amministrazioni comunali in modo che queste trasmettano i dati anagrafici completi in loro possesso, onde evitare contestazioni e sanzioni agli utenti che, in assoluta buona fede, non hanno provveduto a comunicare all'ecosportello SAVNO le variazioni intervenute nel corso dell'anno."

 



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