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13 dicembre 2024

Oderzo Motta

ERGASTOLO E 20 ANNI PER LE "BELVE" DI GORGO

Carcere a vita per l'albanese Naim Stafa, 20 anni al basista rumeno Alin Bogdaneanu

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ERGASTOLO E 20 ANNI PER LE

Treviso - Omicidio Pelliciardi: ergastolo per Naim Stafa (nella foto), l’esecutore materiale del delitto insieme ad un altro albanese, Arthur Leshi, impiccatosi poi nel carcere di padova. Invece 20 anni di carcere per Alin Bogdaneanu, il giovane rumeno che fece da basista ai due.

Ieri si è commentata a Treviso la sentenza; diversi politici hanno espresso la loro soddisfazione per una sentenza a loro avviso giusta e soprattutto veloce. Mentre già qualcuno sussurra la necessità che non vi siano sconti di pena. E c’è chi, come il vicesindaco di Treviso Giancarlo Gentilini, parla anche di pena di morte.

Nel frattempo a casa Pelliciardi si conclude la giornata in un pianto amaro. «Una ferita -ha detto Daniele- che si riapre ogni giorno e che fa sempre più male. Andiamo avanti con i tranquillanti. La forza non la puoi comperare.

Mi aiuta il fatto che dobbiamo pensare ai nostri figli». Daniele trova anche il modo di ringraziare i cittadini e il sindaco di Gorgo al Monticano, Firmino Vettori, che sono stati vicini alla famiglia mentre accusa Oderzo di averli dimenticati.

Sempre di ieri la disperazione di Maria, la madre del rumeno: «Mi dispiace per questa gente che soffre, ma mio figlio non ha ucciso, per questo -ha detto- non posso chiedere scusa. A mio figlio avevano promesso gli arresti domiciliari e invece me lo ritrovo con vent’anni di galera».

Nel frattempo a scuola la nipotina dei coniugi uccisi, oggi undicenne, ha descritto a scuola la tragedia vissuta. Dolore e speranza in un tema in cui convida che ogni vola va a dormire per lei sono incubi». Era il 22 agosto 2007 quando Lucia Comin, 60 anni, e il marito Guido Pellicciardi, 67, furiono picchiati e torturati fino alla morte.

Erano nella loro stanza da letto all'interno della dependance attigua a villa Durante, quando sono stati barbaramente uccisi ieri notte da una banda di criminali. Per una macabra coincidenza è stato il figlio Daniele, allora guardia giurata, a ricevere la telefonata del collega che ha trovato i due corpi.

E' stata una violenza cieca quella che ha guidato gli assassini dei coniugi Pellicciardi, che da marzo 2007 vivevano nella dependance di villa Durante in via Sant'Antonino 51 e vi lavoravano come custodi e giardinieri.

 


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