Cuccioli sequestrati per errore: «Li rivoglio»
L'esercente chiede di incassare la somma per il valore dei cani
LOIRA - Prima, quando sono stati sequestrati, i cuccioli sono stati accolti in 17 case. Ma ora, quando le indagini hanno riconosciuto che non ci fu un reato, il titolare della ditta vorrebbe riavere i cani, o meglio, incassare la somma. I trenta cani, tredici non sopravvissero - ricorda l'Enpa - furono sequestrati dalla Forestale lo scorso dicembre nel goriziano mentre venivano trasportati a bordo di un furgone proveniente dalla Slovacchia.
Indagato per il reato di importazione illegale, il titolare della ditta è stato prosciolto e può ora rientrare in possesso degli animali. Il presidente dell'Enpa, Carla Rocchi, ha rivolto così un appello al titolare della ditta Max Ornithology di Loira, "affinché rinunci ad ogni pretesa sui diciassette cagnolini che diversi mesi fa vennero dati in affidamento ad alcune famiglie, e che in seguito ad un provvedimento di dissequestro, devono essere restituiti all'esercente". "Queste persone - conclude Rocchi - hanno accolto nelle loro abitazioni i cuccioli indifesi. Una dimostrazione d'amore, questa, che stride con la pretesa dell'esercente trevigiano di vendere gli animali (800 euro) agli stessi affidatari".