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13 dicembre 2024

Oderzo Motta

Contro la povertà ecco gli orti (sociali)

L'iniziativa nella frazione di Rai: 10 appezzamenti di terreno di 60 metri quadri ciascuno per famiglie con gravi difficoltà economiche

| Gianandrea Rorato |

| Gianandrea Rorato |

Contro la povertà ecco gli orti (sociali)

SAN POLO DI PIAVE - Un proprietario che mette a disposizione il suo terreno. Una comunità intera che offre accoglienza. Un'alleanza tra Caritas, San Vincenzo e Comune di San Polo.

 

Regole ed opportunità per dare a 10 famiglie una possibilità di uscita dalla povertà da... coltivare. Da una piccola frazione di un paese della Sinistra Piave trevigiana un esempio di welfare che non si limita a dare un aiuto. Un esempio di empowerment.

 

E' l'Orto Sociale di via Ai Comuni a Rai di San Polo di Piave: 10 appezzamenti di terreno di 60 metri quadri ciascuno per famiglie con gravi difficoltà economiche, residenti a Vazzola e San Polo. Ideato da Gianfranco Fantuzzi della parrocchia di San Polo e partito in via sperimentale a maggio 2013, il progetto si è consolidato nel 2014.

 

Tutti e 10 gli orti sono stati assegnati: le famiglie beneficiarie sono italiane o originarie di Marocco, Nigeria, Kosovo, India, Albania, Senegal, Romania. L'età media è tra i 35 e i 40 anni.

L'Orto Sociale sorge su 600 metri quadri di terreno messo a disposizione gratuitamente da Bruno Tomasella, di Rai.

 

Il progetto dell'Orto Sociale di Rai è seguito da un Comitato di Gestione di cui fanno parte, oltre a Tomasella, i rappresentanti degli enti partner dell'iniziativa: Caritas dell'unità pastorale Vazzola - San Polo , Conferenza “San Vincenzo De Paoli” di San Polo, Servizi Sociali del Comune di San Polo (guidati, dopo le recenti elezioni, dall'assessore Marco Camatta).

 

Esempio di welfare che non si limita a dare un aiuto. Un esempio di empowerment

 

Gli orti vengono dati in comodato d'uso gratuito per un anno solare. Il Comitato di Gestione fornisce agli assegnatari anche sementi e concimi e mette a disposizione se necessario gli attrezzi da lavoro, da restituire a fine giornata.

 

Accanto a prodotti consueti negli orti sanpolesi i 10 appezzamenti dell'Orto Sociale ospitano anche colture tipiche dei paesi di provenienza degli assegnatari: okra, coriandolo, karkadè, menta piperita, aneto, arachide, peperoncino, cinque insolite varietà di peperoni, e altre ancora.

 

Ma il progetto non si ferma al mero affidare un terreno. 

 

Orto Sociale significa anche attenzione all'ambiente: l'acqua per l'irrigazione, ad esempio, è quella do pozzo artesiano poco distante. E per avere diritto all'orto bisogna abitare poco distante: i prodotti sono a chilometri zero. Il regolamento dell'Orto obbliga a privilegiare concimi e fitofarmaci naturali-

 

Orto Sociale significa anche formazione: 3 volontari Caritas locale ed 1 della San Vincenzo sono pronti, forti della loro esperienza, ad insegnare tecniche agricole a chi coltiva l'Orto

 

Orto Sociale significa relazioni, significa comunità: i bambini di chi viene a coltivare giocano con i bambini che lì vivono, gli adulti condividono con gli adulti l'attaccamento viscerale alla terra. E significa fiducia: ai 10 appezzamenti si accede liberamente, non c'è nessuna recinzione.

 


| modificato il:

Gianandrea Rorato

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